Giovanni Ferraro, allenatore del Catania, ha commentato ai microfoni di Telecolor la vittoria dei suoi contro il Paternò per 2-0. Una partita complicata, visto che nel primo tempo gli avversari sono riusciti a contenere la capolista. Poi la profondità della rosa del Catania ha permesso alla squadra di sbloccare la partita e di centrare la 13^ vittoria interna consecutiva. Ferraro, in questo senso, è soddisfatto dei suoi, che hanno saputo rispondere alle difficoltà del match.
LEGGI ANCHE -> Catania, vittoria contro il Paternò: doppio Palermo e il derby va a Ferraro
Catania, Ferraro: “Piccolo calo col Paternò, restiamo sul pezzo. Sarno…”
“La partita è stata difficile” esordisce Ferraro. “La squadra ha avuto un piccolo calo, anche se abbiamo avute anche le nostre occasioni anche nel primo tempo. Complimenti al Paternò, ma noi nella ripresa abbiamo alzato ritmo e vinto. Non è mai facile tenere alta la concentrazione e vincere. Noi dobbiamo stare sempre sul pezzo nonostante la distanza considerevole dalla seconda”. e a chi gli chiede dell’infortunio di Vincenzo Sarno nel secondo tempo: “Sembrerebbe meno grave del previsto”.
La prima frazione ha visto il Paternò chiudere per alcuni minuti il Catania nella propria metà campo: qualcosa di mai visto quest’anno. Una situazione che poteva innervosire sia la squadra che Ferraro, il quale smentisce questa ipotesi: “Non ero teso, anche perché abbiamo preparato la partita per tutta la settimana. Dobbiamo cercare di non avere avere nessuna tensione e andare avanti sulla strada tenuta fino ad oggi. Anche nel primo tempo abbiamo avuto alcune situazioni buone ma non abbiamo sfruttato”
A decidere la partita, come spesso è successo quest’anno, sono state le sostituzioni. Nello specifico una doppietta del centrocampista Marco Palermo, abituato ad incidere a partita in corso. Ma Ferraro distribuisce ed allarga i meriti a tutta la squadra: “Sappiamo di avere un gruppo forte e una rosa pazzesca. Quando il ritmo della partita è basso e vogliamo rialzare la tensione ho giocatori congeniali per farlo. Russotto, Sarno, Giovinco o Jefferson: insomma una rosa che deve fare questo tipo di prestazioni”