Francesco Rapisarda, difensore e uno dei leader del Catania che sta dominando la Serie D, è stato intervistato da CalcioCatania.com. Il numero 5, che ha all’attivo 23 presenze (condite da 4 gol e 6 assist), è uno dei pilastri “made in Etna” che il d.s. Antonello Laneri ha scelto per riportare i rossazzurri in Serie C. Da par suo, Rapisarda ha fatto del suo meglio per imporsi nella squadra della sua città.
LEGGI ANCHE -> Catania, Forchignone: “In B nessuna piazza come questa, vorrei restare in C”
Catania, Rapisarda: “Che emozione giocare qui”
Rapisarda fa un po’ il sunto di questa stagione trionfale del Catania. Raccontando però anche qualche difficoltà di inizio anno: “Tirando le somme della stagione, siamo andati ben oltre le aspettative. Quando è partito il ritiro eravamo davvero pochi, ma col tempo Laneri ha costruito questo gruppo. Tutti avevamo come obiettivo quello di centrare la promozione e riportare il Catania laddove merita”.
Per lui un passato nella primavera etnea, con qualche convocazione in prima squadra con Diego Simeone. Poi però non ci fu mai il tempo di scendere in campo con la prima squadra. Quest’anno si è compiuto questo destino: “Quando ho ricevuto la chiamata di Grella, ho realizzato il desiderio di vestire, finalmente, la maglia rossazzurra. Ascoltando il progetto della proprietà non potevo che accettare immediatamente. Per me che sono cresciuto nel settore giovanile di questa squadra è stata un’emozione enorme”.
Rapisarda sul suo futuro
Come detto, Rapisarda è uno dei leader che il Catania ha in gruppo. Ma grazie al legame costruito negli anni con altri compagni, adesso i rossazzurri volano: “A Trieste ebbi l’opportunità di conoscere Rizzo, Lodi e Sarno e da lì cominciò un’amicizia che ci siamo portati anche in rossazzurro. È stato bello ritrovare anche De Luca: essere qui tutti insieme ha facilitato l’unione del gruppo. Tra l’altro, il Ds Laneri ha scelto diversi giocatori catanesi o che hanno già giocato in rossazzurro. Una cosa che ha fatto capire a tutti cosa significasse indossare questa maglia”.
“Se dovessi scegliere la partita più emozionante della stagione” dice il numero 5, “è la prima in casa contro il San Luca. Oltre al fatto che feci il mio primo goal col Catania, c’era un’adrenalina altissima già dalla partenza dall’hotel. Sentire l’affetto della nostra gente fu bellissimo. Ho mandato a dei vecchi compagni di squadra per far vedere la passione dei nostri tifosi.”
Infine un pensiero sul futuro, uno più vicino e uno proiettato alla prossima stagione: “Oggi non penso alla prossima stagione, siamo tutti concentrati a centrare la matematica promozione. Poi ci proietteremo alla poule scudetto, da vincere assolutamente. La scelta dell’estate scorsa è chiara: vorrei rimanere anche in C“.