L’invio delle manifestazioni di interesse per il bando del nuovo Catania è ormai alle spalle. Non rimane altro da fare che attendere l’esito, la decisione da parte del Comune etneo. Nel frattempo, dunque, le cinque cordate candidate a dare vita alla nuova società attendono e svelano pubblicamente i propri programmi. Come fatto ad esempio da Antonello Mascali, l’ultimo arrivato per il Catania. L’uomo è dipendente del Comune di Troina, ma ha fatto in tempo a mettersi a capo di una cordata che appare interessante, seppur silenziosa.
Intervistato dai colleghi di Unica Sport, l’esponente del quinto gruppo candidato per ricreare il calcio a Catania si è pubblicamente esposto. E ha svelato il perchè di questa politica silenziosa: “Preferiamo al momento non far troppo rumore, bisogna far silenzio data la delicatezza della questione. Il nostro progetto coinvolge società inglesi, un gruppo di imprenditori spagnoli i cui nomi sono stati indicati nella pec, ma soprattutto una società coreana, il cui proprietario sarà eventualmente il presidente del nuovo Catania”.
Catania, Mascali svela il piano
Mascali ha fatto capire cos’ha in mente per il Catania questa cordata. Un lavoro da svolgere su due piani paralleli. Il primo riguarda l’aspetto sportivo, il secondo è l’aspetto imprenditoriale: “Abbiamo presentato 135 pagine di fascicolo, in cui spieghiamo il nostro intento di far nascere, ad esempio, delle facoltà di medicina sportiva a Catania, con la collaborazione della Sheffield University. Non ci saranno assolutamente soci Sigi all’interno, mentre è certa la presenza di un grosso club spagnolo che è stato già indicato nella manifestazione presentata al Comune. Anche due top club di Serie A hanno dato la disponibilità a collaborare con noi”.
L’esponente della cordata internazionale ha anche fatto capire che vendere fumo non aiuta. Anzi ci sono alcuni esempi che inducono al comportamento opposto: “Noi vogliamo procedere piano piano, senza generare illusioni: non avremo forse risorse finanziarie da miliardi di euro, ma il PSG insegna che spendere tanto non è sinonimo di vittoria. Il nostro intento è quello di portare aziende importanti come Samsung e altre ancora sul territorio catanese, con magari la costituzione di una volo diretto Seoul-Catania se la politica lo permetterà. Ciò che abbiamo intenzione di fare è importante soprattutto a livello occupazionale per Catania”.
Un progetto ambizioso
Mascali, in chiusura di intervista, parla anche di un club che milita nel campionato spagnolo che farà da punto di riferimento. E poi c’è sempre il consueto punto legato al futuro di Torre del Grifo. Mascali ammette che c’è interesse per la struttura: “Il progetto sportivo sarà legato al club spagnolo, che vanta un palmares prestigioso con tante coppe conquistate. Per quanto riguarda i nomi, vogliamo fare le cose per bene e per il momento non abbiamo ancora preso contatti con nessuno: posso dire solo che due fuoriclasse coreani verrano a giocare nel Catania. Torre del Grifo? Valuteremo, certamente è appetibile: chi non vorrebbe il centro sportivo?”.