Cristiano Lucarelli commenta la partita persa di misura questa sera dal Catania contro il Rimini. Una sconfitta giunta non certo per demerito dei rossazzurri, che hanno cercato più volte di andare all’assalto della porta dei padroni di casa. Alla fine arriva un ko per 1-0 che però non pregiudica i piani di qualificazione in finale della formazione etnea. E al termine del match giocato allo stadio “Neri”, il tecnico livornese fa capire di aver visto i suoi giocatori dare tutto nei 90 minuti: “Non posso dire niente ai ragazzi. Loro hanno fatto il possibile per vincere questa partita. Quaini e Zammarini hanno giocato con più continuità”.
Rimini-Catania, l’analisi di Lucarelli
Il tecnico degli etnei ha fatto anche delle osservazioni riguardanti le scelte tattiche, soprattutto in mezzo al campo. Per quest’ultimo reparto si sono fatte le scelte in base a chi aveva giocato di più. Così Lucarelli sul tema: “Ho cercato di fare la partita con la squadra più collaudata. Zanellato col Brindisi aveva giocato perché Quaini era squalificato. Ho messo il centrocampo che ha giocato più volte. Dobbiamo essere più letali. I ragazzi sono stati sempre corti e stretti, abbiamo finito all’attacco. Ci sono troppi spifferi nel nostro ambiente, non volevo dare vantaggi all’avversario. Sappiamo che dal nostro interno esce sempre tutto”.
Arbitraggio che ha fatto discutere molto
Infine si parla anche dell’arbitraggio, ritenuto piuttosto mediocre. Non mancano da parte di Lucarelli diversi riferimenti, in particolare sull’azione che ha portato al gol con cui il Rimini ha steso il Catania. Nonostante ciò però la speranza in vista del ritorno non si perde: “C’era una gomitata in faccia su Kontek non rilevata prima del gol. Lo conosco ed è tutto tranne un simulatore. La squadra si ferma un attimo perché attende il fischio dell’arbitro che espelle il giocatore. Invece abbiamo perso l’attimo. Basti anche vedere la distribuzione dei cartellini. Se giocheremo la partita di ritorno in modo diverso avremo buone possibilità di raggiungere la finale”.