Nell’inaspettata vittoria contro la capolista Juve Stabia, è salito alla ribalta un ragazzo di appena 20 anni, che però, a discapito della giovane età, ha già dimostrato di saper giocare come un veterano. Alessio Castellini, classe 2003, di professione fa il difensore, ma contro le vespe ha trascinato il Catania. Il jolly difensivo ha infatti deciso di travestirsi da bomber di razza, siglando la doppietta che ha mandato in visibilio il pubblico del “Massimino”.
Castellini, sacrificio e disciplina al servizio del Catania
Quelli contro la Juve Stabia sono stati anche i suoi primi gol in Serie C. Castellini quest’anno ha cercato e trovato la porta con una certa regolarità. Prima del confronto con i gialloblù, il calciatore lombardo aveva segnato contro Picerno e Pescara in Coppa Italia. Con la doppietta alla capolista il numero 27 ha così portato a 4 i gol siglati in stagione. Numeri più che positivi per un giocatore abituato a difendere più che a offendere. Tuttavia, al primo anno tra i professionisti il difensore sta mostrando una certa confidenza con la porta avversaria.
La freddezza in zona gol, com’è ovvio che sia, non è la qualità migliore messa in mostra da Alessio Castellini in maglia Catania. Il nativo di Brescia ha spesso evidenziato tutta la propria sagacia tattica, esaltando in particolar modo le innate doti di posizionamento e marcatura. Si aggiungano a queste le spiccate proprietà fisiche, risaltate da una progressione palla al piede. Per non parlare della duttilità difficilmente eguagliabili in terza serie: fin qui Castellini ha ricoperto tutti i ruoli della difesa, oltre a fare sporadicamente da quinto di centrocampo.
Il secondo gol siglato contro la Juve Stabia condensa tutte queste qualità. Tempi giusti di inserimento, lettura delle intenzioni del compagno e corsa palla al piede per una quarantina di metri. Poi la conclusione a tu per tu con Thiam, con la freddezza di un bomber di razza. Castellini può sicuramente essere un faro per il Catania del domani. Disciplina, determinazione, professionalità e mentalità vincente sono gli aspetti caratteriali che lo hanno sempre contraddistinto, portando mister Lucarelli a sceglierlo addirittura come capitano. La fascia al braccio, indossata proprio contro i campani, è stata una sorta d’investitura ufficiale, capace allo stesso tempo di lanciare un monito verso gli altri compagni di squadra.
Dal Brescia alla Serie D, una scelta vincente
La felice intuizione della dirigenza del Catania nel puntare su Castellini è avvenuta un anno fa, in fase di ricostruzione. Il club ha saputo individuare un ragazzo di grande talento e prospettiva, ma anche estremamente affamato e voglioso di mettersi in mostra. Il classe 2003 era infatti reduce dallo svincolo da parte del Brescia, club con il quale è cresciuto. Accettare una piazza come quella etnea non deve essere stato semplice per una ragazzo di appena 19 anni mai andato lontano da casa. Eppure già l’anno scorso l’ex Rondinella è risultato fondamentale per la vittoria del campionato di Serie D.
36 presenze e 2 assist il bottino di un ragazzo estremamente ambizioso e con le idee già ben chiare. Castellini è ripartito dal basso, compiendo un duplice balzo all’indietro ma in una piazza importante. Il difensore ha saputo mettersi in gioco in un ambiente caldo e non semplice da gestire, ma allo stesso tempo capace di temprarti e formarti. Ad oggi quella scelta di vita, oltre che professionale, si sta rivelando vincente.
Alessio Castellini incarna alla perfezione il prototipo ideale di un calciatore moderno. Un giocatore duttile, versatile e funzionale, ma allo stesso tempo capace di abbinare anche una mentalità dedita al sacrificio, al lavoro e al sudore. Le sue prestazioni in Serie C rappresentano un progressivo percorso di crescita che lo potrebbe portare, ben presto, a calcare palcoscenici prestigiosi. La speranza di tutti i tifosi è che Alessio Castellini possa farlo proprio con la maglia del Catania addosso. Per il momento i tifosi rossazzurri si godo le prestazioni di un classe 2003, capace di giocare con la leadership di un veterano.