Alessio Castellini, difensore del Catania, ha parlato a Globus Television del periodo non felicissimo della squadra. Le sua parole spaziano dall’ultima prestazione col Foggia alla prossima gara con la Casertana. Punto focale la necessità di giocare come collettivo per migliorare l’intesa in modo recuperare punti e risalire la classifica.
Catania, Castellini: “Conoscenza reciproca chiave per i risultati”
Il laterale rossazzurro si è espresso così sull’esordio col Foggia nella sua prima casalinga da titolare: “Già l’anno scorso in Serie D facevamo numeri importanti in termini di pubblico, ma un po’ di emozione c’è sempre. A Monopoli sono entrato bene, lunedì ancora meglio. Quando prendi ritmo partita e aggiungi minuti sulle gambe si sente, non giocavo titolare dalla scorsa stagione. Cerco sempre di ripagare la fiducia del mister quando vengo chiamato in causa, sento di avere una responsabilità importante, come anche i miei compagni. Abbiamo dei singoli forti tipo Chiricò, ma nessuno può risolvere le gare da solo. Col tempo arriverà anche l’intesa, la squadra è quasi del tutto rinnovata e serve conoscerci meglio per raggiungere dei risultati”.
E sulla prestazione collettiva: “È stata una partita particolare, loro difendevano bassi e quando mi arrivava palla erano già tutti dietro. A centrocampo erano in tanti quindi non era semplice passare da là, avevamo preparato una partita impostata sugli esterni. Gli avversari raddoppiavano sempre bene, infatti io, Bocic e Mazzotta eravamo sempre inferiorità numerica. Dopo il loro vantaggio è andata pure peggio, perchè si sono messi a 5 dietro ed era difficile trovare spazi. Non cerchiamo alibi, ma rispetto a Monopoli si è vista una prestazione molto diversa. Con i pugliesi abbiamo strappato un punto nemmeno tanto meritato, lunedì invece un giocatore del Foggia ha detto a un nostro compagno di averci fatto una rapina e si è scusato, il calcio è questo”.
Catania, Castellini: “Col Foggia prestazione diversa rispetto a Monopoli”
In vista del match contro la Casertana si cercano altre soluzioni per trovare il gol in casa Catania, e Castellini dice la sua: “Ci alleniamo e lavoriamo spesso sui tiri da fuori. In partita è diverso, deve presentarsi la situazione favorevole. Solitamente negli ultimi 30 metri gli avversari non ti lasciano spazio per andare liberamente al tiro, raddoppiando e pressando. Casertana – Catania? Come sempre prepareremo la partita al meglio, speriamo anche di portare a casa un risultato positivo”.
E sul suo ruolo: “Riguardo dove preferisce giocare, Castellini risponde così: “Mi trovo meglio a destra essendo destro di piede, ma posso stare anche a sinistra offrendo giocate diverse. Già a Brescia in prima squadra mi allenavo su entrambi i lati, e cambia tanto per la postura da assumere col corpo. Inoltre mi piace dare alternative al mister e so che a lui piacciono i giocatori duttili che possono ricoprire più ruoli in campo”.
Il difensore sui singoli: “Chiricò punto di forza per noi”
Castellini risponde poi ad alcune domande sui singoli, iniziando da Chiricò: “Lui è un punto di forza per noi, ha una qualità diversa nel prendere palla, saltare l’uomo e trovare la giocata. Può risolvere le partite, dobbiamo essere noi bravi a liberare spazio per lui e offrirgli soluzioni di gioco. Fa la differenza, importante metterlo nelle condizioni per poter essere risolutore”.
Sul compagno di reparto Lorenzini, al rientro dopo la squalifica: “Gran giocatore, come tutti anche lui avrà le sue possibilità di mettersi in mostra. La prestazione è stata buona anche lunedì ma in questo periodo non ci gira bene. Il calcio è anche questo, attacchi tanto senza segnare e poi prendi gol con un tiro in porta avversario, come con Crotone e Foggia”.
Infine Castellini dice la sua sulle differenze tra Ferrero e Tabbiani: “La differenza di categoria incide nelle squadre che ci si trova davanti. In D l’età media è più bassa, in C c’è una maggiore esperienza. Io stesso sono un 2003 e mi ritrovo contro calciatori esperti di 30 anni. Mister Tabbiani ci chiede di sviluppare gioco, mister Ferraro invece puntava di più su agonismo e intensità”.