Luigi Silvestri, difensore del Trapani, ha parlato al termine della partita dei granata contro l’Avellino. Il difensore parla della prestazione come di un momento di apprendimento dei siciliani, che hanno bisogno di prendere le misure ad un campionato difficile come quello di Serie C Girone C. Anche se il tempo a disposizione è poco, la squadra può però dire la sua in questo torneo e lo dimostrerà, secondo Silvestri.
Trapani, Silvestri: “Il secondo gol ci ha tagliato le gambe”
“La partita ha dimostrato che possiamo giocarcela con tutte le altre. Il secondo gol dell’Avellino ci ha tagliato le gambe, questa formazione è nuova ed ha bisogno di un’iniezione di fiducia e di una crescita che non può esserci subito. C’è bisogno di tempo in un girone così, anche se ce n’è poco a disposizione, ma abbiamo fatto una buona partita. L’Avellino è una buona squadra ma ha fatto il minimo sforzo per ottenere il massimo del risultato. Ci mangiamo le mani”.
“La difesa è un reparto, si cerca di mettere una pezza agli errori dei compagni di squadra. Nelle ultime partite abbiamo fatto diversi errori, dato che abbiamo preso sempre gol. Ma credo che manchino degli step di crescita, perché siamo forti. Possiamo imparare dai nostri errori, dopo oggi così come dopo Monopoli. Purtroppo quando giochi per vincere questi errori non te li puoi permettere. Ho tanti dubbi sul rigore e non so se il gol di Celiento fosse irregolare, non l’ho rivisto. Non ci possiamo però attaccare agli episodi e dobbiamo farci trovare pronti per un’altra partita tosta”.
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Silvestri: “Antonini ci carica, ma questa squadra deve crescere”
“Giocando con squadre con trequartisti, il nostro regista è ben marcato. Ho notato anche io che impostiamo molto dalla difesa, ma lui attira le attenzioni su di se per far giocare noi. C’è tanta gente di qualità e quando hanno campo libero fanno la differenza, come a Taranto o con la Turris. Un allenatore importante come Ancelotti sostiene che un difensore difende e il centrocampista deve far gioco, ma in queste situazioni dobbiamo farci trovare pronti. Serve maggiore maturità e cinismo, come l’Avellino ad esempio”.
“Io col presidente parlo spesso e mi carica tantissimo. Penso che faccio lo stesso effetto su tutti. Conosco questo girone da 12 anni ed è differente rispetto agli altri raggruppamenti. Regna l’equilibrio e se tu non affronti le sfide in certe piazze con la testa giusta, poi non vinci. Con il Cerignola abbiamo messo in campo il giusto atteggiamento e si è vinta largamente la partita. Manca ancora una certa mentalità, che prima o poi arriverà”.