Adrian Ricchiuti è il doppio ex più rappresentativo della sfida di Coppa Italia di Serie C tra Catania e Rimini. La gara, in programma mercoledì 28 febbraio allo stadio Angelo Massimino, è valida per la semifinale di ritorno della competizione. L’ex centrocampista argentino conta ben 333 presenze e 71 reti con la maglia dei romagnoli in tre periodi diversi. Con la maglia rossazzurra invece ha assaporato la Serie A dal 2009 al 2013 con 86 gettoni e 4 gol. Il classe 1978, oggi tecnico del Torconca Cattolica, ha parlato in esclusiva ai microfoni di Sporticily.it dell’imminente match.
Ricchiuti “gioca” Catania-Rimini
La grande cornice di pubblico prevista a Catania per la sfida di mercoledì sera rappresenterà un grande stimolo per entrambe le squadre. Ricchiuti sa bene quanto possa fare la differenza il “Massimino” pieno: “Sicuramente sarà uno spettacolo per i giocatori che scenderanno in campo, perché magari tanti di loro non hanno mai avuto l’occasione di giocare davanti a 20 mila spettatori. È un lusso per una partita di Serie C. Faccio i complimenti sia ai tifosi del Catania che a quelli che verranno da Rimini”.
I momenti attraversati da Catania e Rimini, come evidenziato da Ricchiuti, sono però diametralmente opposti. Anche se i romagnoli arrivano meglio al “Massimino”, il match per gli etnei pesa e non poco: “Le due squadre vengono da due periodi diversi, perché il Rimini dopo queste vittorie in campionato è in salute. Il Catania invece viene dalla sconfitta a Taranto e la tifoseria giustamente mugugna. Sarà una partita che a livello di testa vede arrivare meglio il Rimini, ma sappiamo quanto per il Catania sia importante questa partita per il proseguo della stagione. Entrambe le squadre possono portare a casa il risultato pieno”.
Il progetto Pelligra e le difficoltà del Catania in campionato
Ricchiuti ha parlato anche di Cristiano Lucarelli e dell’apporto che sta dando al Catania, ma senza sbilanciarsi. “Io non sono nessuno per giudicare Lucarelli. Sicuramente a livello di risultati ci si aspettava di più. Ma non voglio parlare di questa situazione, anche perché io sto provando a fare l’allenatore, quindi massimo rispetto per Lucarelli e per il suo lavoro”.
La classifica dei rossazzurri dopo la sconfitta di Taranto però è tornata a essere preoccupante e l’obiettivo ora deve essere quello di salvare il salvabile in campionato. “Sono arrivati tanti giocatori nuovi, ma Catania non ha più tempo per aspettare. Si devono mettere in testa che si devono amalgamare subito e fare risultati su tutti i campi. Non puoi pensare di vincere una partita in casa e perderne due fuori. I rossazzurri hanno bisogno di risultati perché il campionato va avanti e adesso dai playoff sono fuori, quindi non si deve pensare solo alla Coppa Italia, ma anche al campionato per fare contento quel popolo che mercoledì riempirà uno stadio come nessuno sa fare in Serie C”.
Ross Pelligra, dopo il trionfo dello scorso anno, non si aspettava sicuramente di incontrare queste difficoltà. In tal senso Ricchiuti pone l’accento sulle difficoltà di un campionato come la Serie C: “Il presidente non conosceva sicuramente la Lega Pro. La Serie D è un campionato che hanno vinto tutti i presidenti, tra i quali quello del Rimini. Lì la squadra più forte al 99% vince quasi sempre. Pelligra comunque vuole portare il Catania in alto e non bisogna pretendere tutto subito. Il club ha vissuto anni bellissimi in Serie A, quindi credo che sia anche normale che il pubblico speri di risalire visti gli abbonamenti. Il presidente ha capito tutti gli sbagli che ha fatto quest’anno. Si può dare tutto, ma in campo scende la squadra. Il prossimo anno cercheranno di prendere giocatori che sappiano stare in una piazza come Catania”.
Ricchiuti ricorda l’esperienza di Catania
Per Ricchiuti quella tra Catania e Rimini sarà anche la sfida dei ricordi. Ai piedi dell’Etna l’argentino ha giocato quattro bellissime stagioni in Serie A. “Io sono innamorato di Catania e tutto quello che c’è lì mi piace. Sono stati quattro anni meravigliosi e mi dispiace non essere mercoledì allla partita. Catania una volta nella vita deve essere visitata, perché è fantastica. Non mi sono mai permesso di dire certe cose per farmi dire ‘Che bravo’. Lo penso, l’ho sempre detto e continuerò a dirlo. Rimini è la mia città, ma la cosa che mi dispiace è che tanti parlano di Catania per preconcetti e non conoscendola davvero. Quando la conosci rimani incantato, aldilà dei problemi che comunque ci sono in tutte le città rimane una città fantastica”, conclude Adrian Ricchiuti.