Andiamo a vedere le pagelle della sfida tra Potenza e Messina. La sfida, valida per la 18a giornata del campionato di Serie C Girone C, si è conclusa con il risultato di 0-0. Dopo una prima frazione tutto sommato equilibrata, nella ripresa sale in cattedra la squadra di casa, che le prova tutte, ma trovando un Fumagalli insuperabile. Un punto prezioso per i giallorossi, che allungano a tre la striscia positiva senza sconfitte.
Potenza-Messina, le pagelle: i migliori e i peggiori tra i giallorossi
Se il Messina porta a casa un risultato molto importante in chiave salvezza, il merito è del suo portiere Fumagalli, che le prende praticamente tutte. Tra i migliori pure Pacciardi e Ragusa. Deludono Emmausso ed un non pervenuto Plescia.
Difesa
FUMAGALLI 7 – Ci mette due volte la pezza sui tentativi di Saporiti e Volpe, dimostrando una grande reattività tra i legni, ma il suo show ha inizio nella ripresa, quando con almeno due interventi provvidenziali sbarra la strada verso la vittoria al Potenza.
SALVO 6,5 – Nella prima parte di gara soffre le scorribande del suo dirimpettaio Volpe, poi inizia a prendergli le misure guadagnando fiducia e stima nei propri mezzi. Nella ripresa compie un intervento difensivo decisivo, salvando un pallone destinato ad insaccarsi sul sette.
MANETTA 5,5 – Manca l’appuntamento col gol nel primo tempo non sfruttando un buon pallone messo in mezzo da Firenze. In fase difensiva, invece, soffre la dinamicità di Asencio. Molto nervoso nella ripresa: il suo mister se ne rende conto e lo tira fuori dal campo.
PACCIARDI 6,5 – Prova gagliarda per il centrale giallorosso, sempre attento nelle sortite avversarie ed in grado di recuperare numerosi palloni nei tentativi di ripartenza del Potenza.
ORTISI 5,5 – Hadziosmanovic è certamente un cliente comodo. Non che soffra particolarmente, ma la pressione messa in atto dall’esterno lucano, lo costringe a rimanere basso per lunghi tratti di gara. Il copione non cambia nella ripresa.
Centrocampo
FIRENZE 6,5 – Metronomo tuttofare dei giallorossi: recupera palloni e li mette al servizio dei compagni con delle aperture fuori categoria. Grande visione di gioco e temperamento per l’esperto regista peloritano. Dal 91′ GIUNTA S.V.
FRANCO 6 – Va a fasi alterne: in alcuni tratti della gara mette tanta densità al servizio della sua squadra, per poi perdersi in delle situazioni elementari, come la palla che perde malamente a centrocampo e che porta alla conclusione Saporiti nel primo tempo. Dal 70′ CAVALLO 6 – Entra in campo per aiutare i compagni nella difesa del risultato. Ci riesce bene.
FRISENNA 5,5 – Passi indietro per il centrocampista siciliano rispetto all’ottima prestazione nel derby con la sua ex squadra. Non riesce a recitare un ruolo da protagonista nel copione della gara, scomparendo più volte dal radar di gioco.
Attacco
EMMAUSSO 5 – Probabilmente ha ancora in testa il gol vittoria col Catania, tant’è che non gioca una buona gara. Si vede poco e non è mai incisivo ogni qualvolta viene servito dentro l’area di rigore avversaria dai propri compagni. Dimostra molto nervosismo, prendendo un giallo evitabile ad inizio ripresa. Dal 82′ LUCIANI S.V.
PLESCIA 4,5 – Il peggiore in casa giallorossa. Perde praticamente tutti i contrasti possibili, con l’esperto Sbraga che lo annulla totalmente. Cincischia puntualmente in area, facendo un’immane fatica e palesando una certa inefficacia. Dal 70′ SCAFETTA 6 – Viene gettato nella mischia per fare quantità in mezzo al campo e proteggere un prezioso pari. La sua freschezza fa comodo al Messina.
RAGUSA 6,5 – Dei tre davanti è certamente il più vivace. Conquista diverse punizioni, ed è l’unico che sembra avere voglia di impensierire la retroguardia potentina. Spesso arretra nella sua corsia di appartenenza per dare manforte in fase difensiva. Dal 70′ ZUNNO 5,5 – Si vede poco il funambolico attaccante giallorosso. Un passo indietro rispetto all’ingresso fumantino nel derby.
Pagelle Potenza-Messina, la valutazione di Modica
MODICA 6 – Un “sei” di incoraggiamento per il mister giallorosso. La sua squadra appare assai imbrigliata nella prima frazione non riuscendo mai a creare pericoli all’avversario. Capendo che non è giornata per sperare nel colpaccio, l’ex tecnico della Vibonese aumenta la densità dalla cintola in giù, riuscendo a resistere alle scorribande potentine. Quando non si può vincere, l’importante è non perdere.