Marco Sala si è presentato quest’oggi in conferenza stampa. Il nuovo difensore del Palermo, arrivato in prestito dal Sassuolo, era stato subito impiegato prima da Stefano Di Benedetto in Coppa Italia e poi da Eugenio Corini in campionato. Un infortunio tuttavia lo ha costretto a fermarsi. Adesso non vede l’ora di tornare in campo per dare una mano ai rosanero, che nella terza giornata di Serie B hanno subito una battuta d’arresto contro l’Ascoli.
“L’inizio è stato particolare, con l’esordio in Coppa Italia e in campionato, ma poi ho avuto questo stop. Adesso il mio percorso di riabilitazione sta andando per il meglio, spero di essere a disposizione a breve. Speriamo che tutto proceda per il meglio. Per la prossima partita sto recuperando, procede tutto secondo i tempi e senza intoppi. La mia speranza è quella di tornare prima possibile, non so dire quando. Sono quasi recuperato”, ha detto in merito alle sue condizioni.
Sala e il passato al Crotone
A Palermo il difensore di Rho ha trovato una vecchia conoscenza, ovvero Ionut Nedelcearu. I due lo scorso anno erano insieme a Crotone. “Purtroppo l’anno scorso abbiamo vissuto una stagione complicata e difficile. Questo ci ha dato uno stimolo in più ad arrivare qui quest’anno con più cattiveria e più voglia di dimostrare quel che sappiamo fare. Speriamo di farlo fin da subito”. Nonostante l’esito della stagione il club di Viale del Fante ha deciso di chiamare a corte i due giocatori. “Il fatto che il Palermo abbia puntato su di me esula dalla retrocessione. Ognuno di noi ha avuto le sue colpe l’anno scorso”.
E aggiunge: “La chiamata del Palermo è un motivo di orgoglio. Il mister e il direttore hanno tanti campionati alle spalle e sanno cosa bisogna fare. Io posso dire che in questi anni di B ho capito l’importanza del gruppo, della coesione e dell’unità di intenti, non bisogna dare nessuna partita per scontata. La prima può perdere con l’ultima e l’ultima può battere tutte. Dopo tre partite la classifica è cortissima, solo tre squadre devono ancora vincere”.
Sala presenta la B: gli obiettivi del Palermo
Marco Sala nonostante la giovane età ha già una grande esperienza in Serie B e sa bene quali difficoltà cela la cadetteria. “Come primo obiettivo dobbiamo mantenere la categoria e consolidarla. Una nuova società come la nostra deve prima mettere le basi come speriamo di fare, per poi consolidarci negli anni a venire. Vogliamo in primis la salvezza, siamo ancora al 29 agosto, parlare di obiettivi è forse esagerato. Dobbiamo pensare partita dopo partita e non è una frase fatta. Questo è un campionato con piazze importantissime, nei quattro anni di B non ho mai visto un livello così alto sul piano delle città presenti. Si sono aggiunte Palermo, Genova, Bari che storicamente sono di un’altra categoria. Sarà un campionato ancor più difficile di quelli scorsi, ma come squadra saremo pronti ad affrontarlo”.
Il club in tal senso ha creato una rosa folta. “La società ha fatto acquisti importanti, Mateju è uno di questi ma i ragazzi che sono arrivati hanno tanta esperienza nella categoria. Ormai parlare di moduli è riduttivo nel calcio di oggi, conta l’interpretazione. Possiamo giocare a 3, 4 o 5 in difesa, ma l’importante è come affrontiamo la partita e come ci si scambia di posizione. Nel calcio di oggi il modulo serve a dare solo un’idea iniziale. La concorrenza interna è stimolante, allenarsi tutti i giorni pensando di dover guadagnare il posto al sabato è qualcosa che ti spinge a superare i tuoi limiti. C’è Mateju ma ci sono anche Crivello e Devetak, sarà difficile guadagnarsi il posto ma se uno è bravo a farlo ce la fa”.
A dare una mano al Palermo ad ogni modo ci penseranno sicuramente i tifosi. “La città mi ha accolto in maniera spettacolare. Il calore che Palermo fa sentire lo trovi in pochissime piazze in Italia, non ci sono tante tifoserie così. L’altro giorno ho visto la partita dalla tribuna e ho vissuto lo stadio da un’altra prospettiva. La passione e il tifo palermitano sono incredibili, bellissimi. Speriamo che con i risultati attireremo sempre più gente allo stadio, abbiamo veramente bisogno di tutta la gente per fare una grande stagione. Non sarà facile, siamo una neopromossa, la Serie B insegna che una neopromossa deve conquistare ogni singolo punto. Speriamo di avere sempre i tifosi dalla nostra parte”.
L’amicizia con Brunori
Ionuț Nedelcearu non è l’unico amico che Marco Sala ha ritrovato al Palermo. Il difensore infatti conosceva anche Matteo Brunori, con cui ha giocato all’Arezzo. Prima di trasferirsi in Sicilia aveva in tal senso pubblicato una foto indizio su Instagram insieme al bomber. “La storia con Matteo è stata simpatica, l’ho postata senza pensare a cosa avrebbe scatenato. Prima di arrivare ho avuto modo di capire che Palermo è vissuta sul piano calcistico in un determinato modo. Sono stato inondato di messaggi per sapere se venissi o no. Matteo lo conosco dai tempi di Arezzo, abbiamo fatto una bellissima stagione, ritrovarlo qua è stato bello. L’ho sentito prima di firmare, gli ho chiesto come fosse l’ambiente e mi ha confermato quel che già pensavo, questa è una città che vive di calcio come noi che lo facciamo di mestiere”.
E sulle qualità dell’attaccante: “Quel che ha fatto Brunori non devo commentarlo, credo che sia tra i primi in Europa per gol nell’anno solare. La sua crescita è evidente, ma quando abbiamo giocato ad Arezzo aveva fatto 17-18 gol. Fu una grandissima stagione. Poi l’anno scorso ne ha fatti 29. La sua crescita è figlia di tanti fattori per cui si è espresso al meglio, ogni palla che toccava faceva gol. Spero che continui così anche quest’anno. Spero di propiziare qualche suo gol come ho fatto ad Arezzo, sarebbe importante anche per me contribuire con assist e giocate decisive”.
La Nazionale
La chiosa è dedicata invece alla Nazionale. Il difensore Marco Sala ha fatto la trafila completa delle giovanili, disputando l’Europeo U21 da titolare. Adesso punta ad approdare tra i grandi. “Ogni volta che mi viene chiesto, dico che il percorso è stato meraviglioso. Sono stati cinque anni dall’Under 18 all’Under 21, ricchi di soddisfazione. Soprattutto il biennio in Under 21 è stato incredibile, anche a livello personale. Ho fatto vedere quel che speravo di mostrare con quella maglia. Non siamo riusciti a vincere l’Europeo, siamo usciti contro il Portogallo ma abbiamo fatto due anni di alto livello. Tanti giocatori sono già ad alti livelli in Serie A, spero di essere tanto bravo da raggiungerli. È presto per pensare alla Nazionale maggiore, spero di essere all’altezza di meritarmi l’attenzione di Mancini”, ha concluso.
