Leandro Rinaudo direttore sportivo del Palermo solo ad interim? Con ogni probabilità no, in base alle voci che iniziano a circolare con una certa insistenza. La redazione di Sporticily.it è venuta a conoscenza di alcuni nuovi dettagli in merito alla composizione del nuovo organigramma tecnico della formazione rosanero. Le dimissioni presentate in blocco da Silvio Baldini e Renzo Castagnini, dopo l’iniziale e inevitabile shock, hanno portato il club a reagire al più presto. E non inganni la scelta di puntare, almeno per le prossime ore, su personaggi già presenti all’interno della società di viale del Fante.
Una scelta che non deve ingannare soprattutto per i caratteri “temporanei” di questa doppia nuova nomina. Nel caso di Stefano Di Benedetto, come ci si può ampiamente aspettare, si tratterà di un passaggio temporaneo e non privo di emozioni. Sarà infatti lui, a meno di clamorosi e imprevisti stravolgimenti, a guidare la squadra nella prima gara ufficiale della stagione. Ma c’è di più, perchè quella di domenica in Coppa Italia contro la Reggiana sarà anche la prima partita del Palermo nell’orbita City Football Group.
Palermo, Rinaudo fino a fine stagione: domani la chiusura
Per quanto riguarda il prosieguo della stagione, però, si volterà pagina. E ci si augura che già il 7 agosto ci possa essere un incrocio da ex per quello che con ogni probabilità sarà il successore di Baldini (e di Di Benedetto) in panchina. Si tratta di Eugenio Corini, il Genio del centrocampo degli anni d’oro del Palermo di Zamparini. Il tecnico bresciano, reduce da un periodo turbolento in “casa” al Brescia di Cellino, ripartirà dalla squadra che gli affidò la panchina nel 2016/2017, per qualche gara e senza soddisfazioni.
Tuttavia la parte più importante potrebbe essere quella relativa al nuovo direttore sportivo. Leandro Rinaudo, infatti, si avvia alla “promozione” in prima squadra, dopo aver praticamente svolto questa mansione nel settore giovanile dall’inizio dell’era Mirri. Per lui non si tratterà però di un ruolo nuovo, avendolo già ricoperto alla Cremonese nella stagione 2018/2019. In precedenza aveva fatto da direttore tecnico nel Venezia della rinascita. Stando a quanto è giunto alla redazione di Sporticily.it, Rinaudo sarebbe stato insignito di un ruolo non a breve termine, ma fino al termine della stagione.
Nella giornata odierna ha anche incontrato alcuni personaggi ai quali sta proponendo di fare rete. Suoi uomini di fiducia con i quali portare avanti un lavoro molto importante, almeno sul territorio. Un segno tangibile del fatto che una “era Rinaudo” non è poi così lontana dall’aprirsi.
L’addio di Castagnini e il ruolo di Zavagno
Non sono poi mancati alcuni interrogativi sulla presenza e sulla figura di Luciano Zavagno. Il capo dello scouting di City Football Group non è passato inosservato, fin da quando ha “piantato le tende” in città. L’ex calciatore argentino ha rappresentato una presenza costante al fianco di Castagnini, nelle trattative ma anche nella permanenza dentro e fuori gli uffici del Palermo. In molti si sono chiesti come mai non è arrivata per lui la “promozione” a direttore sportivo rosanero dopo l’addio del precedente ds.
La motivazione è presto detta ed è legata a logiche aziendali del gruppo di casa Mansour. Zavagno, in quanto “controllore” della rete dello scouting del City Group, non può assumere incarichi diretti presso una delle compagini facenti parte della “galassia”. Motivo per cui non ci sarà mai per lui un ruolo diretto all’interno del Palermo, così come del Girona e delle altre nove sorelle.