Ivan Marconi prova ad analizzare con lucidità la partita persa dal Palermo contro il Venezia. Sul piano individuale il difensore ha fornito un’altra grande prestazione dopo quella vista contro la Sampdoria. Peccato per la rete di Pierini allo scadere dell’ora di gioco, che ha deciso la sfida. Ora la testa va alla gara di ritorno, in programma venerdì sera allo stadio Pierluigi Penzo.
Marconi analizza Palermo-Venezia
Nonostante l’amarezza per la sconfitta, Marconi ci crede ancora. Per quel che si è visto in campo questa sera, il Palermo può ribaltare il risultato al ritorno: “Ci crediamo, sennò non partiremmo neanche. Ho saputo che il settore ospiti potrebbe essere pieno (accessibile ai residenti fuori dalla provincia di Palermo, ndr). Andremo lì e venderemo cara la pelle. La partita è complicata ma lo sarebbe stata anche se fossimo stati sullo 0-0. Non basta un gol, ma se dovessimo segnarne almeno uno poi può succedere di tutto. Non dobbiamo andare allo sbaraglio, dobbiamo fare una partita intelligente. Poi quello che verrà, verrà”.
Secondo Marconi, la prestazione fornita dal Palermo contro il Venezia va giudicata in maniera lucida. Ci sono stati sicuramente degli errori commessi in entrambi i lati del campo. Non bisogna però gettare tutto alle ortiche: “La sconfitta si deve analizzare nella giusta maniera. Venerdì ne abbiamo un’altra. Dobbiamo capire come migliorare, ma essendo consapevoli che ce la siamo giocati alla pari. Il Venezia è organizzato. Cercheremo di fare la prestazione”.
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La redenzione di Marconi
Ivan Marconi si è ripreso dopo mesi di panchine e critiche per le prestazioni offerte quest’anno. Si può dire che questi playoff rappresentino per lui una rivincita: “A livello personale è vero che sono rientrato bene. Sono molto rammaricato delle mie ultime partite in campionato. Quella di oggi potrebbe essere la mia ultima col Palermo in casa. Non ci poteva essere scenario migliore per un saluto, considerata la cornice. Al di là del risultato. Non mi piango addosso. Spero ce ne sia un’altra. Se non sono stato utilizzato tanto è colpa mia, mi assumo le mie responsabilità. Non ero uno scarsone ieri e non sono un fenomeno ora. Mi sono sempre allenato per farmi trovare pronto. Tutti siamo utili alla causa e ho potuto dare il mio contributo in queste due partite”.
Infine Marconi fa capire che il Palermo giocherà a viso aperto in quel di Venezia. Com’è successo ai lagunari con la rete di Pierini, anche i rosa possono sfruttare qualsiasi episodio favorevole: “Sicuramente queste partite si giocano sul filo del rasoio. L’episodio singolo sposta l’inerzia. I loro giocatori hanno caratteristiche importanti. Sapevamo ad esempio che Pierini è destro, d’istinto cerchi di portarlo sul sinistro. Le occasioni ci sono state e cercheremo di crearle anche a Venezia. Le emozioni in una partita sono tante e possono cambiare tutto. Non ci diamo per vinti, cercheremo di fare la nostra partita. Non all’arrembaggio ma con raziocinio. Se saranno più bravi di noi, gli stringeremo la mano. Dovranno però sudarsela”.