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Palermo, il Barbera non è più un fortino: il dato shock sul rendimento in casa

L’effetto Barbera sembra essere svanito per il Palermo. Fin qui le statistiche parlano di una formazione rosanero a dir poco debordante nelle partite esterne. Un ruolino di marcia che, nonostante siano state giocate appena cinque gare lontano dalla Sicilia, parla già di un dato migliore rispetto all’intero campionato scorso. Ma se fuori casa la formazione di Eugenio Corini macina gioco e soprattutto punti, tra le mura amiche qualcosa non funziona. Nelle cinque partite disputate in Viale del Fante, sono infatti arrivate appena due vittorie a fronte di altrettante sconfitte e un pareggio.

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Palermo, il dato interno che spaventa

La sconfitta maturata domenica pomeriggio contro il Lecco rappresenta forse la punta dell’iceberg. Un ko inatteso contro una squadra senza dubbio in forma, ma che sulla carta non avrebbe dovuto spaventare i rosanero. Non solo per una questione di differenza sul piano della qualità e dell’esperienza nella categoria, ma anche perchè i lombardi erano reduci da un turno infrasettimanale assai dispendioso, seppur premiato dalla vittoria di Pisa. Il Palermo ha prodotto tanto, colpendo due traverse e maledicendo la grande giornata del portiere Melgrati. Appellarsi alla sfortuna, però, non basta.

Anche perchè c’è un dato oggettivo che ci fa tranquillamente parlare di un trend. Quella contro il Lecco, infatti, è la quarta gara consecutiva in cui Brunori e compagni vanno sotto nel punteggio tra le mura amiche. Una situazione che non è mai successa nelle cinque partite esterne. Fatta eccezione per lo 0-0 di Bari in cui di gol, per l’appunto, non se ne sono visti, i rosa hanno sempre sbloccato il risultato contro Reggiana, Ascoli, Venezia e Modena.

Sprecato il fattore Barbera

La sensazione è dunque quella di vedere due squadre diverse. Una briosa e autoritaria al tempo stesso nelle partite esterne, quasi impaurita dalla sua stessa forza nei match interni. A primo acchito si potrebbe pensare a un Palermo troppo sicuro di vincere i match al “Barbera”, come se bastasse essere superiori e avere un grande pubblico alle spalle per partire già 1-0. I fatti, però, dimostrano il contrario. E rendono chiaro anche il fatto che quel calendario all’apparenza favorevole, con quattro partite quasi consecutive in casa, si sta in realtà rivelando una trappola.

Due di queste quattro partite sono già state giocate e hanno portato in cassaforte un solo punto. Un punto arrivato tra l’altro al minuto 103 con una pennellata estemporanea di Stulac contro lo Spezia, dopo una gara passata a soffrire il pressing alto e il maggiore brio dei bianconeri di Massimiliano Alvini. Sembra quasi superfluo scrivere che urge una scossa, anche perchè la storia recente della Serie B dimostra quanto sia importante trasformare il proprio stadio in un fortino. Sia che si giochi per andare in A, sia che l’obiettivo sia la salvezza. I prossimi due match contro Brescia e Cittadella dimostreranno se questo trend è pronto a ribaltarsi.

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