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Palermo, Giron: “Venivo da una retrocessa in D, c’era poca fiducia. Ora voglio conferma in B”

Maxime Giron è stato uno dei giocatori che ha messo la firma sulla promozione del Palermo in Serie B. Il terzino, quando chiamato in causa dal tecnico Silvio Baldini, ha sempre risposto “presente”. Una sicurezza sulla fascia, macinando chilometri e andando a contrastare gli avversari senza mai stancarsi. Il tutto spinto dal calore dei tifosi rosanero, che non hanno mai mollato la squadra. A parlarne è stato proprio il giocatore francese in una intervista rilasciata a So Foot e riportata dal Giornale di Sicilia.

“Non ci aspettavamo tutto questo entusiasmo per i playoff. Durante la stagione non sono state nemmeno molte le persone che sono venute allo stadio. Poi, alla prima partita dei playoff, lo stadio era pieno. Da brividi, non l’avevo mai provato. È impressionante, l’entusiasmo. Prima della partita di ritorno contro il Padova, più di mille persone sono venute a sostenerci davanti all’hotel mentre noi eravamo sul balcone”, ha raccontato.

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Giron, dalla retrocessione col Bisceglie alla promozione col Palermo

La carriera di Maxime Giron fino al suo arrivo non aveva tuttavia entusiasmato i tifosi. In pochi gli davano fiducia, dato che il suo Bisceglie al termine della scorsa stagione era retrocesso in Serie D. Il duo Castagnini-Sagramola però non ha avuto dubbi ad aggiudicarsi il suo cartellino. “Quando sono arrivato qui, la gente ha pensato ‘Viene da una squadra scesa in Serie D in un club come il Palermo che gioca per salire?’. Perché qui si gioca per salire, non per i playoff. Tanti tifosi non si aspettavano un profilo come il mio, ma dopo la prima partita è andata bene”, ha raccontato. E si è anche conquistato l’affetto di molti: “C’è chi si è tatuato il mio cognome sulla schiena col numero 3? Quando vedo queste cose non mi fanno ridere, ma mi scaldano il cuore”.

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I momenti difficili non sono mancati, ma adesso è tornato il sereno. “La mia carriera è stata sulle montagne russe. È stato difficile, sono passato dal calcio al fare il carpentiere. Vengo dalla montagna, sono abbastanza iperattivo, non potrei stare in ufficio. Ho lavorato di giorno e la sera mi allenavo con l’Under 19 a Clermont. Mio padre guidava per un’ora per venirmi a prendere”. Se il futuro sarà rosanero non è ancora dato saperlo: “Vorrei restare a Palermo, ma c’è la coda per venire. Ci sarà sicuramente il City Group in arrivo, ma non sappiamo ancora se sia ufficiale. Sappiamo solo che ciò che verrà sarà positivo, quindi vorrei rinnovare”, ha concluso Maxime Girone.

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