Eugenio Corini sfida il Cagliari. La conferenza stampa di presentazione del derby delle Isole inizia però con un ricordo di Sinisa Mihajlovic: “È stato un grande giocatore e un grande allenatore. In questi tre anni e mezzo ha dimostrato di essere un esempio per tutti, per il coraggio e la forza con cui ha affrontato la malattia”.
Si passa poi alla partita. Corini parte dal confronto con Fabio Liverani, tra due grandi registi della storia recente del Palermo: “Con Fabio ci siamo affrontati tante volte in campo. Siamo stati due giocatori del Palermo in epoche diverse, anche se molto vicine. Il mio Palermo ha tracciato una strada, il suo ha raggiunto risultati importanti. Sono stati gli anni migliori della storia del club, per risultati e per entusiasmo creato. Avevamo il nostro stile, ci siamo affrontati anche come allenatori. Le nostre squadre vogliono giocare un calcio propositivo, poi dipende dai giocatori a disposizione e dagli obiettivi. Lo stimo, è un piacere affrontarlo”.
Uno dei temi della settimana è la convocazione di Matteo Brunori per lo stage della Nazionale. Il tecnico ne parla così: “Siamo tutti contenti per Matteo, è una grande soddisfazione personale ma credo che lo sia per la società e la tifoseria. Vuol dire che il Palermo sta tornando alla ribalta. Si sta riprendendo quello che per tanti anni il club ha rappresentato, tanti giocatori del Palermo hanno vinto il Mondiale 2006. Credo sia bello appigliarsi a questi momenti per ricostruire una storia importante. Matteo se lo merita, l’anno scorso ha fatto tanti gol e si sta riconfermando, questa convocazione certifica il suo rendimento e le sue qualità”.
Il Cagliari non sta vivendo un gran momento di forma. Corini, però, sa bene di avere di fronte una squadra forte: “Hanno valori importanti. So cosa vuol dire allenare una squadra chiamata a vincere. Come profondità di rosa e qualità di giocatori è una squadra di alto livello. Poi nel calcio ci sono dinamiche mentali, stanno trovando difficoltà ma la vittoria contro il Perugia conferma che hanno risorse importanti. Dopo il pareggio del Perugia poteva succedere di tutto ma alla fine hanno vinto. Siamo consapevoli di avere davanti una squadra con dei valori, sarà difficile ma abbiamo lavorato bene e ci siamo preparati per affrontarli al meglio”.
Sul piano tattico, invece, il Palermo potrebbe cambiare pelle. Anche perchè sono emersi valori positivi dalle ultime gare: “C’è stata una crescita costante e una continuità di prestazioni. Penso che dalla partita col Pisa siamo cresciuti in consapevolezza. Abbiamo cercato di lavorare per dare una stabilità tattica alla squadra, variando anche in base a chi ha iniziato la partita e chi ha subentrato. Può essere facile giornalisticamente un sistema di gioco, ma ci sono delle caratteristiche in base ai giocatori che schiero. Deve esserci la capacità di orientarci sui principi sui quali lavoriamo. La squadra si conosce meglio, ora devo solo recuperare alcuni giocatori che si stanno inserendo”.
Si parla anche di singoli. In primis Leo Stulac, per il quale Corini spoilera la presenza dal primo minuto anche contro il Cagliari: “Stavo cercando la partita giusta in cui potesse far vedere il giocatore che è. Ha fatto 65 minuti buoni, ha fatto una buona prestazione. Mi aspetto tanto da lui, domani inizierà la partita perchè voglio dargli continuità e capire cosa può dare alla squadra. Soprattutto nelle situazioni di costruzione delle occasioni offensive”.
E poi c’è anche Dario Saric. Il bosniaco, invece, ha bisogno di un po’ più di tempo rispetto all’ex Venezia: “Ha avuto un infortunio che lo ha rallentato. L’ho messo dentro negli ultimi due spezzoni, deve continuare a lavorare, lo stiamo aspettando. Stiamo facendo un percorso insieme a lui, sono sicuro che farà vedere le qualità che ha”.
Si parla anche di calciomercato. Corini fa capire chiaramente che ci sono alcune richieste specifiche: “I giocatori che devono arrivare devono migliorare la qualità complessiva della squadra. Con la società c’è confronto continuo. Non ho chiesto giocatori in quantità, ma giocatori che possano aumentare la qualità e possano essere fronti e pronti anche sul piano mentale. Se troveremo giocatori con queste caratteristiche, saranno i benvenuti”.