Eugenio Corini è deluso per l’ennesimo passo falso del Palermo. Queste le dichiarazioni rilasciate dal tecnico rosanero dopo il ko con il Catanzaro al “Barbera”: “Il risultato non è quello che volevamo, l’obiettivo non è raggiunto. Avevamo risorse limitate e giocatori da gestire, è questo quello che possiamo dimostrare. Ho visto volontà di reagire a un momento difficile e aggressività. Abbiamo pagato a caro prezzo una disattenzione a fine primo tempo e una a inizio ripresa. Dopo 10′ siamo rientrati in partita. Abbiamo anche avuto la chance per pareggiarla. Ho visto quello che volevo vedere”.
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Palermo, le scelte tattiche di Corini
Corini ha cambiato pelle al Palermo dal primo minuto. Il tecnico spiega così la scelta di un netto e radicale cambiamento sul piano tattico e degli uomini: “La valutazione sulla formazione è ampia. Volevo pressare molto alto il Catanzaro, con cinque giocatori. L’ampiezza era coperta per essere aggressivi sulle giocate intermedie. Abbiamo perso pressione solo dopo il 2-0, che ha fatto prendere loro coraggio. La squadra dopo ha spinto per provare a pareggiarla. Le aspettative erano tante. Non è bastato quello che abbiamo fatto. C’è delusione, immaginate l’aria che respira nello spogliatoio. Il campionato però è lungo e difficile e possiamo rientrare nella zona di interesse della classifica”.
Francesco Di Mariano e Federico Di Francesco sono al centro delle domande dei giornalisti. Corini spiega perchè ha di fatto concesso una “staffetta” ai due fantasisti del Palermo a sua disposizione: “Di Francesco aveva un minutaggio limitato. Tenere in panchina Valente mi permette di cambiare sistema in corso. La scelta di Di Mariano è stata tattica in funzione di quanto visto nel primo tempo. A centrocampo ho scelto due mediani aggressivi. È mancato qualcosa sulle conclusioni. La partita è stata avara di occasioni pericolose”.
La pressione psicologica
Corini ammette che c’è tanta pressione addosso al Palermo. Non manca l’ennesimo sfogo del tecnico rosanero di fronte a un’altra serata negativa: “Soffriamo tutti di questo momento, la delusione dei tifosi è la nostra. Ci hanno dato tanta motivazione, era quello di cui avevamo bisogno. La squadra però questo può esprimere ora. Chi vuole ci sostenga, chi non vuole ci critichi. Abbiamo poca leggerezza mentale e in casa giochiamo peggio che fuori, dobbiamo lavorare su tutti questi aspetti per trovare delle soluzioni. Gli infortuni hanno penalizzato. Ha abbassato i livelli di allenamento, perché ci alleniamo con meno giocatori. Non siamo stati bravi a reagire alla mancanza di risorse. La pressione avvertita è forte. A Brescia abbiamo reagito bene, col Cittadella meno. Dobbiamo continuare a lavorare forte”.
Corini teme l’esonero? A giudicare dalle sue parole, no. Anche perchè ribadisce il sostegno e l’appoggio da parte degli elementi operativi della dirigenza: “Le ultime partite hanno un trend negativo. Ho parlato con Rinaudo e Gardini. Ho detto loro che ho le energie per andare avanti e che credo nei miei giocatori. Ho ricevuto risposte, per cui sono qua e spingerò fino al massimo. Per me è una grande occasione, vado avanti e darò sempre il meglio finché me ne sarà data la possibilità”.