Matteo Brunori è a tutti gli effetti un giocatore del Palermo. L’attaccante si è trasferito a titolo definitivo dalla Juventus dopo una estenuante trattativa. “Sono stati giorni impegnativi. Io dentro di me è come se non fossi mai andato via. La mia priorità era tornare qua per continuare insieme ciò che abbiamo iniziato. Appena è finita la stagione la Juventus era a conoscenza della mia volontà di tornare a Palermo”, così ha esordito il giocatore in conferenza stampa al fianco del direttore sportivo Renzo Castagnini.
Diverse altre squadre avevano presentato delle offerte: “Fa piacere che arrivino delle richieste ma la mia priorità era questa. C’è stato un momento in cui ho temuto che non succedesse, ma ero sempre in contatto con il procuratore e con Castagnini. Sapevo che la cosa sarebbe andata in porto. La società ha fatto un grande sforzo. Per questo voglio ringraziare la società nuova, il direttore e il mister che ha creduto fin da subito in me. Per me è un motivo per dare qualcosa in più”. E ribadisce: “In B volevo solo il Palermo. Ci sono state delle voci anche sulla Serie A. Io però sentivo di voler tornare a Palermo, non vedevo nient’altro. Sono contento di essere tornato qua”.
Brunori pronto per la Serie B
In vista del campionato di Serie B l’attaccante non vuole fare promesse. “Mi sento pronto per la categoria. Voglio continuare ciò che ho fatto l’anno scorso, non prometto numeri o gol, ma la gente e la società da me si aspetta questo. Arrivo a questa stagione in maniera più matura, conoscendo i miei compagni e come lavora il mister. Conosco le caratteristiche dei miei compagni, questo è un punto di partenza molto importante”.
Matteo Brunori non è l’unico pronto per questa nuova avventura. Tutta la squadra lo è. “Il percorso di un giocatore ha i suoi tempi. Penso che sia arrivato il momento di dimostrare di poter fare qualcosa di importante con questa maglia. Penso che la squadra ha dimostrato, numeri alla mano, di esserci con tutti i suoi effettivi. Sarà la società a decidere. Noi ci mettiamo a disposizione del mister, daremo il massimo in ogni partita”.
E specifica: “Non mi sono mai sentito superiore a nessuno, bisogna sempre dimostrare sul campo, partita dopo partita. Vivevo e vivo un momento magico, quando hai la fiducia dell’ambiente è tutto più semplice. La forza di questa squadra è stata il gruppo, il mister e il direttore sono stati bravi a riuscire a lasciare l’ossatura dello scorso anno. Ci conosciamo bene, ci vogliamo bene e si è creata un’armonia importante. Era importante non rompere il giocattolo, sono stati bravi”.
L’affiatamento coi compagni
Il rapporto coi compagni per Matteo Brunori è stato una delle determinanti per rimanere a Palermo. “I compagni mi hanno sempre dato la giusta responsabilità nello spogliatoio. Non sento pressioni, sento di poter e dover aiutare il Palermo. Lo voglio fare, quindi non tremo davanti alle responsabilità. Sono contento che si parli di me, voglio continuare a conquistare sempre di più la fiducia di tutti. Mi metto a disposizione della squadra”.
E sui compagni di reparto: “Con Soleri ho un rapporto fuori dal campo, è nato fin da quando ci siamo visti. È difficile creare un rapporto con un compagno di reparto, ma anche insieme a Massolo e Perrotta si è instaurato un rapporto bellissimo, siamo sempre insieme. Alla lunga te lo porti anche in campo. Avere bei rapporti ti protegge da qualsiasi cosa. Edoardo è un giocatore fortissimo, ci darà una grande mano a raggiungere ogni obiettivo. Sono contento di averlo reincontrato”.
“Fella è un ragazzo eccezionale, anche lui ci ha dato una mano importante soprattutto nella fase finale della stagione. Sta dimostrando di avere colpi importanti, ci darà una grande mano. Corona lo conosco dall’anno scorso, sta crescendo bene”.
Il legame con Baldini
Matteo Brunori ha parlato inoltre del rapporto con il tecnico Silvio Baldini: “Per me è un orgoglio far parte di questa squadra e di società. Sicuramente la nuova proprietà farà degli sforzi importanti, Palermo li merita. Ho un legame particolare con Baldini, anche al di fuori del campo lo vedo come una persona vera che dice le cose come stanno. Nel calcio non ce ne sono poi tante. Ero contentissimo di ritrovare il mister e i miei compagni. A livello tattico ha delle idee molto chiare, siamo partiti con un po’ di difficoltà, poi stando insieme molto tempo abbiamo creato qualcosa di bello, ci conosciamo a memoria e ci dà tanta forza”.
E sugli obiettivi stilati dall’allenatore per lui: “Il mister mi ha dato un numero, ma non lo dico. Baldini ha una grinta incredibile, lo seguiamo fin da quando è arrivato. Non riesce a vivere nell’anonimato. A noi ci dà la carica, lo seguiamo e siamo con lui. Ha detto che gioca per prendersi la Serie A ed è giusto così. Noi siamo con lui”.
La difficoltà della Serie B
La Serie B nasconde tante insidie, ma il Palermo è pronto ad affrontarle. “Tutte le partite mi stuzzicano”, ha affermato Matteo Brunori. “Sicuramente affrontiamo un campionato difficile. Ci saranno giocatori importanti da affrontare, è uno stimolo per tutti noi. Ci siamo meritati la Serie B in campo, meritiamo di confrontarci con giocatori importanti. Noi non siamo da meno, la nostra forza la porteremo in campo. Non mi interessa essere un simbolo della squadra, cerco di aiutarla a conquistare traguardi importanti. L’importante è raggiungere un traguardo tutti insieme”.
E sulla sfida a distanza con Luca Moro: “Moro è un giocatore importante, ha dimostrato di saper giocare a calcio. È un ragazzo giovane. Accetto la sfida molto volentieri, non vedevo l’ora che arrivasse. Però sono contento, faccio anche a lui un in bocca al lupo”.
Brunori e i tifosi
Infine, Matteo Brunori ha parlato dell’apporto che i tifosi del Palermo danno alla squadra: “Il primo giorno che sono arrivato ho detto che quando sono entrato nello stadio ho provato emozioni uniche. Non riesco a dire cosa c’è qui che non c’è altrove. Palermo è un posto magico. Ricordo che nelle partite dei playoff la gente veniva già la mattina nel piazzale dello stadio a incitarci. Non credo che possa esserci nulla di più bello”.
Indimenticabile in tal senso la festa del Barbera per la finale dei play-off contro il Padova. “Dopo il fischio ho avuto un po’ di gelo in corpo. Poi ho preso la palla in mano e avevo la consapevolezza di fare gol. Era la ciliegina sulla torta, ero convinto di fare gol per concretizzare questo sogno. Ancora oggi riguardo i momenti della fine per rivivere quei momenti magici”.
