Matteo Brunori e il Palermo oggi festeggiano. Il giorno della nascita del club di viale del Fante è lo stesso del capitano, che parla così durante DAZN Talks. “Il doppio compleanno è una bellissima coincidenza – dice – , sono contento di festeggiare insieme da tre anni. È possibile che sia un segno del destino. Il regalo è un dare e avere. Palermo la sento dentro, qui mi sento bene. Spero di lasciare un segno positivo a questa piazza. Ho ricevuto tantissimi auguri. I palermitani hanno un cuore enorme e mi fanno sentire il proprio affetto in ogni momento”.
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Brunori, Palermo vuol dire responsabilità
Quella appena cominciata è la seconda stagione per Brunori da capitano rosanero. Un mix di orgoglio e responsabilità per l’italo-brasiliano: “È un orgoglio indossarla, un’emozione indescrivibile. Qui però hai delle responsabilità a prescindere, Palermo ti responsabilizza molto. Giocare qui non è semplice, ma ti rende un uomo forte e capace di prenderti delle responsabilità. Le ambizioni sono altissime. La città vive di calcio e la società è ambiziosa. Tutti noi lo sappiamo e cerchiamo di dare ogni giorno il nostro contributo per raggiungere l’obiettivo comune. Gli incidenti di percorso è normale che ci siano in un campionato, dobbiamo fare in modo che siano il meno possibile per trovare continuità. La spinta del pubblico è sempre importante, cerchiamo di portare i tifosi in campo”.
Una responsabilità che si traduce in risultati da ottenere sul campo. Alla fine l’aria di Palermo aiuta a fare grandi cose partita dopo partita: “Quando sono arrivato qui ho sentito subito una responsabilità grande. L’aria è positiva, si è creato subito un attaccamento nei miei confronti. Ho cercato di ripagare l’affetto con le prestazioni, anche se ogni partita è a sé. Abbiamo un sogno comune. Le difficoltà ci saranno, ma con l’unione della squadra possiamo riuscire a raggiungere l’obiettivo”.
L’impatto con la Serie B
Brunori e il Palermo sono reduci dalla sconfitta interna contro il Lecco. Un risultato a sorpresa ma che consente di ribadire quel che è ormai diventato un mantra: “La Serie B è imprevedibile, la partita col Lecco lo dimostra. Non si può dare un giudizio dopo 10 partite. Le squadre sono tutte attrezzate, non c’è quella materasso. In ogni squadra ci sono giocatori di categoria. Dobbiamo approcciare al meglio qualsiasi avversario, nessuno vince facile. È normale che ci siano squadre che cercano di dominare il campionato, siamo quelle lì sopra. Dobbiamo lottare fino alla fine”.
Proprio a proposito della sconfitta di domenica Brunori, in gol su rigore nel finale, prova a trovare una motivazione. E la trova subito: “Non possiamo permetterci di regalare niente a nessuno, dobbiamo fare un campionato ai vertici e non possiamo lasciare punti per strada. Tutti volevamo risultato pieno, poi non è andata come pensavamo. Bisogna essere bravi a riportare le partite a nostro favore. Sabato abbiamo una partita bellissima contro la Samp, potremo rifarci subito”.
Palermo, Brunori e il sogno Serie A
Brunori con la maglia del Palermo sta inseguendo quella Serie A in cui non ha mai giocato. Ecco allora che i sogni del club, quelli della città e quelli del capitano coincidono: “Non ho mai fatto la Serie A, non sono consapevole nei dettagli delle differenze. Immagino però che sia necessario un momento di assestamento dopo una retrocessione. La Serie B è fisica e ad alto ritmo, ci sono tanti giocatori d qualità. Salendo di categoria si trovano giocatori ancora più forti che possono metterti in difficoltà in qualsiasi momento. La Serie A la desidero tanto, non mi nascondo. Da quando sono arrivato a Palermo ho il sogno di raggiungerla con questa maglia, spero di farcela il prima possibile. Gli anni vanno avanti. Oggi è uno dei miei desideri”.
Ritrovare continuità in zona gol
Fin qui Brunori ha segnato 4 gol in campionato, racchiusi peraltro in due sole partite. Per questo motivo c’è la voglia ancora più forte di diventare decisivo: “Per quanto riguarda la fase realizzati non mi sono mai posto obiettivi. In questi anni è andata bene, ma cerco di migliorare sempre di più. Ogni annata ha delle difficoltà diverse, cerco sempre di uscirne”.
Tra l’altro bastano altri due gol per portare Brunori sul podio dei marcatori all time del Palermo. Così, dopo un videomessaggio di Luca Toni, il numero 9 svela il suo ulteriore desiderio: “Mi fa enormemente piacere stare in una classifica dove ci sono dei campioni del mondo. Essere nella storia del Palermo è un’onore grandissimo, spero di restarci il più a lungo possibile. Io ho vissuto il Palermo delle difficoltà logistiche e dei campi, adesso il City Group ci ha messo tutto a disposizione. Non ci fa mancare nulla. Il centro sportivo è bellissimo. Abbiamo tutto ciò che serve per dare il meglio in campo. La maglia rosanero ha un peso specifico, è inevitabile pensare ai campioni passati da qua”.
Brunori e i rapporti intrecciati a Palermo
Il gruppo che si è venuto a instaurare a Palermo, con un mix perfetto di giovani ed esperti, procede bene. La conferma arriva dalle parole di Brunori: “A Palermo c’è un bel gruppo, stiamo bene insieme. Andiamo spesso a cena fuori. Non sono gesti forzati, siamo contenti di stare insieme anche fuori dal campo. Insigne è simpaticissimo, fa smatrare dal ridere. Lucioni ha portato esperienza e carattere nello spogliatoio, fuori è il primo a stare al gioco. L’atmosfera è veramente bella. Ieri sera abbiamo festeggiato insieme a mezzanotte. Corini non c’era, solo i compagni. A volte però capita che viene anche lui”.
E poi ci sono i rapporti con Eugenio Corini, che stanno diventando via via sempre più intensi, sul campo e fuori. Il capitano vede nel suo allenatore un leader vero, uno che sa come fare bene a Palermo: “Ho un rapporto bellissimo con Corini, ci dice tutto in faccia senza mezzi termini. È diretto. Ci tratta tutti allo stesso modo, questo è importante. Con lui ci troviamo bene”.
Alle origini di Matteo Brunori
Prima di esplodere a Palermo, Matteo Brunori era il classico calciatore di provincia. Ci pensa lui stesso a ripercorrere rapidamente le tappe di questa ascesa: “Io sono partito da Foligno, in C2. Dopo diversi anni in giro, dopo una retrocessione con la Pro Patria mi sono ritrovato senza squadra. Sono ripartito dall’Eccellenza in una squadra vicino casa, giocavo con gli amici. Dpi due anni sono arrivato in Serie D, al Villabiagio, vicino Perugia. È stato un modo per ricominciare. A gennaio mi comprò il Parma e sono tornato nei professionisti. Poi Arezzo, Pescara e Juve. Ho fatto un anno a Torino prima di trasferirmi a Chiavari. Ora mi sono stabilizzato a Palermo, mi sento a casa”.
Tra l’altro, come sappiamo bene, Brunori ha origini brasiliane. Qualcosa che il bomber del Palermo non nasconde, anche se ci tiene a dare delle spiegazioni: “Le origini brasiliane sono un po’ casuali. I miei genitori lavoravano lì quando sono nato, sono rientrato in Italia quando avevo un solo anno. Non ci sono più ritornato, ma ho in programma di farlo. Ho sempre sognato di fare il calciatore, fin da bambino. Quando sono andato in Eccellenza l’ho visto un po’ sfumare. La risalita non era semplice, ma ci ho sempre creduto. Ho avuto la fortuna di fare tanti gol, che mi hanno nuovamente riaperto le porte del professionismo”.
Una finestra sul grande calcio
A proposito della sua permanenza alla Juventus, Brunori ha potuto confrontarsi con alcuni ragazzi poi esplosi. Tra questi c’è Nicolò Fagioli, che però non se la sta passando benissimo. Ce ne sono altri però che il capitano rosanero segue con attenzione: “Ho avuto il piacere di giocare con Fagioli quando sono arrivato alla Juve, ha un talento naturale. Caratterialmente l’ho conosciuto poco. Non ci siamo più sentiti, non abbiamo un rapporto diretto. Tra i giocatori di Serie A guardo a Soulé, ne parlano tutti. Sta veramente collezionando ottime prestazioni. È giovane e sta sbocciando. È bello da vedere. I talenti piacciono a tutti. Ha del talento e lo esprime al meglio, facendo dei gol straordinari che sembrano di una semplicità unica. Spero che continui a far bene”.
Si passa poi al confronto con le altre “stelle” della Serie B. Quando viene chiesto a Brunori chi è secondo lui il migliore nella categoria, lui guarda solo in casa sua: “Ce ne sono tanti, ma ti dico i miei compagni. Oltre a loro, uno tra tanti è Coda. Da anni dimostra di essere sempre al top in questa categoria. Ha fatto tantissimi gol. È giusto che sia sul podio”.
Brunori sogna in grande
Matteo Brunori è leader tecnico e caratteriale di un Palermo che può sognare. Sotto la gestione del City Football Group si ha la sensazione che non ci siano limiti. Compreso un eventuale approdo, in un futuro ancora da stabilire, in Champions League. Anche questo è chiaramente un sogno per il bomber: “Sono contento del percorso che sto facendo. Palermo era la piazza giusta per ripartire dopo un periodo in cui il gol arrivava meno. Mi ha dato grande energia, i tifosi mi fanno sentire un giocatore vero, un idolo. È bellissimo. Per toglierci soddisfazioni dovremo essere uniti. Il gruppo si sta formando in maniera naturale, dai magazzinieri agli addetti stampa. L’atmosfera è bellissima. Oltre alle doti tecniche, in campo vanno anche queste cose. Andremo molto lontano così. La Champions League? È un sogno bellissimo, ma per realizzarlo ci vuole tempo, lavoro e sacrificio”.
In conclusione si torna a parlare della Serie B attualmente in corso. Brunori sa bene che il Palermo dovrà correre forte per raggiungere l’obiettivo del ritorno in Serie A dopo 7 anni: “È normale guardare chi sta davanti in classifica e anche chi sta dietro, ma la corsa è con noi stessi. Pensiamo a portare il risultato a casa partita dopo partita. Il campionato è equilibrato, dopo 10 giornate la classifica è corta. Serve equilibrio sia dopo la vittoria che dopo la sconfitta”.
