Il Palermo pareggia in rimonta sul campo del Potenza e Silvio Baldini non è particolarmente soddisfatto. Queste le sue parole al termine della gara in terra lucana: “Nel primo tempo non ero contento solo di Felici, un po’ come a Foggia. Non cerco colpevoli nè voglio creare problemi. Voglio bene al Palermo e ai ragazzi, è un problema di atteggiamento. Ci sono troppi ragazzi che si sentono penalizzati quando non giocano, e quando il Palermo ha bisogno di loro sono venuti meno. La figura del pagliaccio non voglio farla, voglio che la gente sia orgogliosa di noi”.
La rimonta firmata da Soleri e da Brunori è servita a evitare la sconfitta. Ma la sfuriata del tecnico prosegue: “Non possiamo permetterci di giocare solo gli ultimi 25 minuti. Dobbiamo giocare fin dal primo minuto. La maglia del Palermo pesa solo per quelli che non si assumono le proprie responsabilità. Ci sono giocatori meno bravi ma che se si assumono le proprie responsabilità hanno diritto di indossarla. Quando loro hanno sfiorato il 3-0 volevo andare a casa. I ragazzi sanno cosa gli ho detto martedì, che forse mi sto sbagliando su di loro. Gli ho detto che possiamo perdere, ma uscire a testa alta mettendo organizzazione e cuore. Non dobbiamo aspettare che succeda qualcosa”.
Palermo, Baldini chiede un atteggiamento diverso
Sono tanti i tifosi del Palermo che hanno raggiunto Potenza e che Baldini ha voluto ringraziare. Tuttavia c’è una filippica diretta ai suoi giocatori: “Sono contento per i tifosi che sono venuti mettendoci dentro amore e passione. Sono contento perchè ho potuto dare una lezione nel far capire con chi i giocatori hanno a che fare. Non voglio fare il professore, amo questo mestiere e voglio vincere con quello che so fare e per il rispetto che ho per la città. I nostri giocatori possono diventare i più forti di tutti, ma solo a patto che rispettino la maglia”.
Secondo il tecnico toscano, una parte della rosa del Palermo deve uscire dalla tristezza per il fatto di giocare poco. Solo così si può puntare alla promozione: “I giocatori hanno capito che gioco dobbiamo fare, siamo la squadra che ha segnato di più nell’anno solare. Abbiamo preso solo due gol su azione. Vuol dire che l’idea c’è, ma quello che non abbiamo capito è che non ci sono titolari e riserve. Io non ho bisogno di giustificarmi, ma una certa mentalità ha portato il Palermo a cambiare allenatore. I giocatori devono tirare fuori gli attributi, chi ha il muso lungo non si alleni e aggiungo giocatori della Primavera”.
