spot_img

Palermo, Aurelio: “Testa al Cosenza, qui siamo tutti importanti”

Giuseppe Aurelio si gode un Palermo vincente. Intervistato per i media ufficiali del club, il terzino sinistro torna sulla vittoria di Ascoli. Una partita in cui lui avrebbe anche potuto sbloccare il risultato: “Ad Ascoli abbiamo ottenuto una grande vittoria su un campo molto difficile. Siamo stati squadra, abbiamo tenuto il punteggio sullo 0-0 fino alla fine e grazie a Mancuso abbiamo vinto la partita. Siamo stracontenti ad essere riusciti a portare i tre punti a casa. Nel primo tempo ho sfiorato il gol, avevamo provato e riprovato la punizione. Peccato, sono andato vicino, ho sfiorato quell’emozione che ha avuto Leo alla fine. Sarà per la prossima volta”.

Palermo, Aurelio punta il Cosenza

I tre punti di Ascoli, però, sono già messi alle spalle. Ora c’è da affrontare il Cosenza, squadra della quale non ci si può fidare. Aurelio lo sa e vuole una grande prestazione: “La testa è già al Cosenza. Stiamo già lavorando per fare una grande prestazione venerdì sera. La partita di Ascoli è già stata archiviata, abbiamo già in testa di giocare venerdì davanti al nostro pubblico. Il Cosenza è una squadra forte, ha pareggiato al 99′ col Sudtirol e con il Venezia che è una grande squadra. Verranno qui agguerriti, pronti a cercare di fare risultato. Siamo sicuro che sarà dura per loro”.

Aurelio sa bene che il Palermo non può fare la comparsa in questo campionato di Serie B. Il terzino punta alla promozione insieme alla squadra e ribadisce questo concetto: “Quest’anno l’obiettivo è essere competitivi per la Serie A. Noi ce la metteremo tutta per essere competitivi per questo obiettivo. Siamo sicuri che andremo in campo ogni partita e daremo tutto fino all’ultimo minuto. Siamo però consapevoli che ci sono altre squadre che vorranno essere protagoniste come noi. Ci metteremo del nostro per essere competitivi”.

Problemi superati

Aurelio non ha vissuto un’estate facile. Sono stati tanti i problemi vissuti a livello fisico durante il ritiro. Ora però la situazione è nettamente cambiata: “Nell’ultima parte del ritiro ho avuto qualche problema muscolare. Ora sto bene, mi sto allenando alla grande grazie a tutti i miei compagni che mi fanno tenere alto il ritmo pur non avendo fatto il ritiro”.

Tra l’altro al fianco di Aurelio ci sono giocatori maturi e navigati, in questa categoria e non solo. Uno stimolo in più per fare bene: “Quest’anno sono arrivati giocatori d’esperienza, molti di questi hanno già vinto dei campionati. A me che sono giovane mi danno molta fiducia e mi aiutano pure a migliorare su ogni piccolo dettaglio. Siamo 22 titolari, non importa se inizi titolare o dalla panchina, riusciamo a essere sempre decisivi. Guardando ad Ascoli Leo è entrato e ci ha fatto vincere la partita. Questa è una grande cosa per la squadra, sappiamo che possiamo essere sempre determinanti”.

Palermo, Aurelio e la convivenza con Lund

Aurelio a Palermo è affiancato da Kristoffer Lund. L’ex Pontedera svela il rapporto con l’altro terzino sinistro in rosa: “Lo sto conoscendo meglio in questi giorni, lo sto aiutando a conoscere meglio la lingua. Quello che posso dare glielo do. Anche lui sa che quando il mister ci chiama in causa, dobbiamo farci trovare pronti”.

Le belle sensazioni non si fermano ai risultati. Aurelio parla dei primi giorni a Torretta e della spinta ricevuta dal City Football Group: “A Torretta abbiamo la possibilità di lavorare bene. La società ci mette a disposizione colazione, pranzo, ci dà tutto quello che ci serve. Tra poco finiranno i lavori e dopo 123 anni avere un centro sportivo tutto nostro è una grande cosa per noi e per la città. Far parte della famiglia del City Group è motivo di orgoglio. Ci danno tutto per lavorare al meglio e non ci fanno mancare nulla”.

Infine Aurelio fa un cenno ai tifosi del Palermo. Una tifoseria passionale anche in trasferte lunghe e difficili: “I tifosi in trasferta per noi sono una marcia in più. Sabato ad Ascoli erano quasi 500, ma riempiamo il settore ospiti in ogni stadio in cui andiamo. Questo è per noi un motivo di grande orgoglio, loro ci spingono a fare bene come in casa. Ci sono tanti abbonati, vedere lo stadio sempre pieno ci fa capire che loro sono il dodicesimo uomo in campo”.

- Advertisement -spot_img

Related Articles

- Advertisement -spot_img

Ultimi articoli