Ezio Raciti vede un Messina in crescita. Ancor di più dopo gli ultimi colpi, in primis quello di Antonino Ragusa. Sulle condizioni del profeta in patria si concentra la prima domanda in conferenza stampa: “Ragusa si è allenato bene, lo ha fatto anche prima di arrivare qui perché è un professionista serio. È a disposizione, difficile tenerlo fuori ma decideremo se impiegarlo dall’inizio oppure a partita in corso. Ci tengo a precisare che non avevamo bisogno di migliorare una squadra che era in difficoltà, avevamo già trovato la nostra identità, andava migliorata nella rosa e questi nuovi innesti dovranno diventare valori aggiunti. Però, dobbiamo dare merito a chi ha ottenuto questi cinque risultati utili consecutivi”.
Ragusa è uno dei colpi nuovi di casa Messina. Il tecnico sa bene che questo è un gruppo in continua crescita, pronto ad affrontare la rivelazione del campionato: “Chi è arrivato farà parte di un gruppo ben rodato. Il Cerignola ha una rosa completa, importante e hanno tanta autostima perché dopo un campionato vinto stanno facendo bene. Pazienza è un allenatore molto capace, bravissimo e che fa giocare bene la sua squadra. Mi aspetto il Cerignola di sempre, difficile da affrontare. Avremo bisogno della massima attenzione. Non abbiamo fatti tagli, perché ci sono giocatori infortunati e che non sono a disposizione. È più semplice gestire la difficoltà dell’abbondanza che il contrario, chi merita di giocare avrà la propria chance”.
Messina, Raciti fa la conta
Si parla poi dei giocatori un po’ acciaccati. Non ci sarà Fofana, mentre altri sono sulla via del recupero: “Catania dovrà fare degli esami per capire bene di cosa si tratta, non dovrebbe essere gravissimo ma dobbiamo esserne certi. A Giugliano chi è subentrato, come Iannone e Grillo, non ha fatto bene perché non hanno dato quello che ci aspettavamo e, soprattutto, non ci ha più dato equilibrio. Però, non diamo colpe al singolo, probabilmente il momento della partita era complicato. Per la sostituzione di Fofana dobbiamo valutare, sia Fiorani che Marino sono opzioni come Konate”.
Dopo cinque risultati utili non ci si deve fermare. Il tecnico catanese lo sa e vuole sempre di più dai suoi: “Ai ragazzi chiedo sempre di guardare avanti e non pensare al passato, a quelle scorie. All’andata il Cerignola ha fatto molto male al Messina, ma non dobbiamo più pensare a questi aspetti ma essere sempre positivi”.
Occhio ai nuovi
Si torna a parlare dei nuovi acquisti del Messina. In primis Pasqualino Ortisi, elemento che Raciti conosce bene: “Lo conosco dai tempi di Siracusa, l’ho aggregato giovanissimo e conosco le sue qualità. Può giocare in tutti i quattro ruoli dell’attacco. Non sbaglia mai la giocata, essendo un 2002 è un prospetto importante per il Messina del futuro. Lo teniamo in considerazione già dalla gara di domani”.
Chi invece non è andato via è Versienti. Per lui Raciti ha in mente qualcosa di speciale: “Versienti è un jolly per le corsie, può giocare sia basso che alto su entrambe le fasce. Il suo ruolo preferito è quello più offensivo. Si è sempre messo a disposizione della squadra, indipendentemente dalla richiesta tattiche. Poteva andar via, ma è rimasto con voglia e con la consapevolezza che Messina può essere una piazza importante per lui”.
Infine Leonardo Perez, il nuovo centravanti del Messina. Un giocatore che Raciti apprezza molto: “Perez è un attaccante completo, fa giocare meglio i compagni. Magari gli manca il gol, ma siamo soddisfatti del suo rendimento. Anche col Giugliano ha permesso a Balde di far gol. Le reti arriveranno e serviranno alla sua autostima. Lui, però, è l’esempio che la squadra conta più del singolo”.