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Messina, Modica: “Esonero? Deciderà il club, chiedo scusa per la prestazione”

Giacomo Modica sgrida il suo Messina. Dopo la pesante sconfitta interna contro il Latina, il tecnico non risparmia nessuno – nemmeno se stesso – dalle critiche. “Non è una novità il fatto che io sia in discussione – dice – . Noi allenatori abbiamo sempre le valigie pronte, del mio futuro bisogna chiedere alla società. Il mio destino è subordinato ai risultati, ma continuo a svolgere il mio lavoro con impegno e passione. Io posso solo analizzare le partite, poi decide la società”.

A proposito del momento che sta vivendo la squadra, Modica non ci gira attorno. Il suo Messina non sta vivendo per nulla un buon momento: “Stiamo subendo una brutta involuzione, la squadra ha perso il filo conduttore del gioco. Ci sono poi determinati compiti che vanno svolti al meglio. Siamo stati ordinati per i primi 20 minuti, sapevamo che loro erano forti nelle ripartenze e non siamo stati bravi. Abbiamo perso troppi palloni, prima o poi l’errore tattico arriva. Dopo il primo gol è cresciuta la paura”.

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Messina, Modica richiama i suoi

Nella conferenza stampa post-partita, Modica fa capire cosa si aspetta dal suo Messina. Il tecnico vuole la squadra concentrata e sbarazzina che si è vista nelle prime giornate: “Mi aspetto che questa squadra riesca a reagire. Le avversità fanno parte del calcio, non ci sta che giochiamo con questa sufficienza. Bisogna comportarsi sul piano tecnico-tattico come facciamo durante la settimana. Bisogna anche fare una vita diversa fuori dal campo, la società non può accettare certi comportamenti. La squadra si scioglie come neve al sole alla prima difficoltà, ci siamo smarriti quando dovremmo avere uno spirito migliore. Se continueremo insieme, molte cose dovranno cambiare”.

Infine Modica torna su alcuni errori abbastanza banali che la sua squadra commette: “Commettiamo sempre gli stessi errori, non siamo cattivi al punto da rimettere le cose a posto. Ognuno dovrà prendersi le proprie responsabilità. Io voglio rimanere, ma deve cambiare l’atteggiamento di chi vuole lavorare ancora con me. Non guardo in faccia nessuno, fin qui ho perdonato, ma ora non più. Ringrazio i tifosi e chiedo loro scusa per la prestazione. Abbiamo fatto qualcosa di buono per 7 giornate, visto che abbiamo smesso bisogna aggiustare qualcosa, sia dentro che fuori dal campo”.

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