Pasquale Logiudice arriva a Messina e fa capire che il lavoro non sarà di certo semplice. La classifica, in particolare, non aiuterà per portare avanti questa scalata molto impervia: “Certo l’ultimo posto in classifica non agevola il lavoro di nessuno in campo e fuori campo. Nel mio ruolo metterò tutto l’impegno e le conoscenze per dare un nuovo volto ad una squadra con dei limiti strutturali ma assistita da una società che vuole fare il possibile per difendere la categoria. Il compito, continua il ds, non è dei più semplici. Pesa molto, in verità, l’ultima posizione di classifica. Procuratori e calciatori manifestano sempre delle riserve nelle operazioni di cambio maglia in casi di questo genere. Dovremo essere bravi e convincenti col supporto e la tenacia del presidente Sciotto a scavalcare le riserve dei calciatori che fanno al caso nostro”.
Il nuovo direttore sportivo ha presentato il suo biglietto da visita con quattro nuovi arrivi. Acquisti di esperienza e qualità che serviranno anche per dare la scossa allo spogliatoio: “Con Fumagalli penso di aver assicurato un numero uno di esperienza ancora fra i migliori della categoria nonostante i suoi 41 anni, la sua carriera parla chiaramente. Così anche per Kragl. Mestiere, qualità e spessore sono una garanzia. In più qualche gol sui calci da fermo c’è lo regalerà certamente. Ferrara aveva scelto di far parte del nuovo corso a Catania. Qualche infortunio e la storia degli under hanno ridotto le sue apparizioni e il suo ritorno in Serie C è per noi un piacere. È un signor difensore e conosce bene la serie C. Per l’attacco con Perez ci siamo assicurati tecnica e fantasia. Abbiamo alzato l’asticella sicuramente sul piano dell’ esperienza e della qualità”.
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Gli arrivi in ordine temporale di Fumagalli, Ferrara, Perez e Kragl, però, non saranno gli unici. Logiudice, infatti, darà al Messina una fisionomia ancor diversa tra acquisti e cessioni: “Ora siamo al lavoro per aumentare ancora il tasso tecnico e atletico della squadra. La personalità dei nuovi dovrà portarci all’obiettivo salvezza. La città, per storia e passione, merita di farcela. È scontato dire che abbiamo bisogno di tutti perché la squadra non appartiene ai soli giocatori, dirigenti o ai presidenti del momento”.