L’Entella si gioca un altro step importante per tornare in Serie B e Gennaro Volpe prova a caricare l’ambiente. Il tecnico della formazione ligure ha parlato così alla vigilia della sfida importantissima di domani sera contro il Palermo: “Credo che la squadra si senta un po’ come me, concentrata e motivata. Abbiamo passato il turno, un turno importante, e lo abbiamo fatto in maniera convincente. La squadra ha dimostrato maturità, consapevolezza e ha dimostrato di non mollare fino alla fine e di ottenere un grande risultato”.
In vista del match in programma domani sera, con fischio d’inizio alle ore 20.30, Volpe ha lanciato anche una mezza frecciata alla squadra guidata da Silvio Baldini: “Io ho massimo rispetto per il Palermo, ma sinceramente non mi va di parlare degli altri, nè di quanto hanno speso per fare la squadra, nè di quali obiettivi avevamo. Sicuramente il Palermo non aveva l’obiettivo di partecipare al campionato. Io sono contento della mia squadra e del percorso che è iniziato dopo la retrocessione. Abbiamo passato momenti belli e momenti difficili, ci siamo rialzati sempre e ora giochiamo una partita importante”.
Entella, Volpe carica l’ambiente
Il tecnico della Virtus Entella, nell’intervista realizzata per i canali ufficiali del club, ha parlato della vendita dei biglietti al “Comunale” di Chiavari. Una risposta importante da parte del pubblico: “Credo che sia una cosa gratificante per il lavoro che abbiamo fatto tutti insieme. Avere lo stadio pieno ci dà la carica e ci dà l’energia, e poi la squadra ne ha bisogno. Abbiamo speso tanto sul piano fisico e sul piano nervoso, l’apporto della gente è veramente importante. Siamo felici di aver riportato entusiasmo e di avere lo stadio pieno. Questa è una gratificazione per tutti quanti, che cancella le amarezze della scorsa retrocessione”.
Chiusura dedicata alla probabile formazione che vedremo in campo domani. Non ci saranno gli squalificati Dessena e Schenetti, ma Volpe non ha paura di affidarsi a qualche rincalzo: “L’allenatore si porta sempre dietro i dubbi fino all’ultimo. Non alleno dei calciatori ma degli uomini che hanno sempre dimostrato attaccamento alla maglia”.
