Salvatore Monaco si sta inserendo sempre meglio nel Catania. Una ventina di anni dopo suo padre Gennaro, ora tocca a lui difendere e indossare con onore la maglia rossazzurra. Il suo arrivo avvenuto a gennaio, dopo la fine del rapporto con il Perugia, è stato salutato con entusiasmo dal popolo rossazzurro. Così come la vittoria ottenuta domenica scorsa contro la Juve Stabia, che il difensore centrale ha commentato così presso la sala stampa dello stadio Angelo Massimino: “È stata sicuramente una partita importante, affrontata col piglio giusto e non era facile con la squadra debilitata. Dal punto di vista professionale la gara più importante è questa col Taranto. Dobbiamo pensare partita dopo partita”.
Catania, l’inserimento di Monaco
Monaco ha parlato anche del suo inserimento nella rosa del Catania. Un organico cambiato in maniera importante durante la finestra di calciomercato di inizio 2024. Tra le altre cose, l’ex perugino domenica sera è stato affiancato da Alessandro Quaini, schierato da regista basso da Cristiano Lucarelli. Queste le impressioni del difensore: “Io mi sono inserito nel gruppo. All’inizio non è stato facile, ma il gruppo è molto compatto. Il cuore e la grinta fanno la differenza e non il modulo in cui gioco. A volte basta poco intenderci con Quaini. Volevamo fare una grande partita con la Juve Stabia e ci siamo riusciti, sabato troveremo un ambiente ostico”.
La carica di Lucarelli
Al termine del suo intervento in sala stampa, Monaco ha posto l’accento sull’apporto che Cristiano Lucarelli dà al Catania. Un apporto non solo sul piano tattico e del gioco, ma anche sul piano delle energie mentali. Il difensore fa capire chiaramente che, soprattutto in una fase ricca di partite, stare bene mentalmente fa girare meglio le gambe: “Ogni partita ti dà la consapevolezza per giocare bene quella dopo. Giocare ogni tre giorni porta a un grande dispendio di energie, ma lo fanno le grandi squadre e siamo umani. Il mister ci carica e ci prepara per le partite. Noi dobbiamo pensare partita dopo partita e a fine gara vedere il tutto. Se uno le affronta con lo spirito giusto si perdono poche gare”.