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Catania Latina, le pagelle: si salvano Chiricò e Rocca, male Quaini

Il Catania spento impatta su un Latina arcigno e pareggia 1-1 allo stadio Angelo Massimino. Etnei solo a tratti pericolosi e scarsamente organizzati nella manovra, troppo confusionari in questo match. Il pari premia più che altro la caparbietà di alcuni singoli ed evita una sconfitta che sarebbe stata pesante da digerire per la piazza. Queste le pagelle dei rossazzurri dopo Catania-Latina.

Catania Latina, le pagelle: migliori e peggiori tra i padroni di casa

Nelle pagelle di Catania-Latina davvero poche le sufficienze per gli etnei. Chiricò di gran lunga il migliore in campo, ma si salvano anche Bethers, Rocca e Mazzotta tra i titolari. Davvero negative le partite di Curado e Quaini.

Difesa

Bethers 6: nella prima frazione è protagonista di due interventi ottimi. Uno di questi arriva nell’azione del gol di Mastroianni, su cui non può nulla. Gli avversari sono pericolosi in ripartenza, ma raramente trovano la porta (al netto di un palo di Fella), perciò non deve intervenire su tanti palloni

Castellini 5,5: senza infamia e senza lode la sua prestazione. La sua qualità in avanti è meno evidente rispetto ad altre circostanze. Rimane comunque un calciatore adattato al ruolo (Dal 59′ Bouah 6: rispetto a Castellini è nel suo ruolo e cerca di rendersi pericoloso sino alla fine. Una traversa centrata nel recupero nega il gol al terzino).

Silvestri 5,5: la difesa etnea non è certo nella sua giornata migliore. Ma da Silvestri non arrivano errori clamorosi.

Curado 5: sul vantaggio del Latina perde completamente Mastroianni. Sottoporta sbaglia clamorosamente il gol del possibile pareggio. Nel secondo tempo fatica ancora a trovare le misure sugli avversari. Prestazione decisamente negativa.

Mazzotta 6: in fase di spinta cerca di farsi vedere a più riprese da Marsura, ma è spesso ignorato. Quando ha palla tra i piedi mette spesso cross pericolosi, arma poco sfruttata nel primo tempo. Nel secondo tempo ha più spazio ed è maggiormente coinvolto ma non basta.

Centrocampo

Rocca 6: così come il compagno di reparto Zammarini, prova ad incunearsi in area oppure a tirare da fuori. La mira non è però delle migliori. L’impegno non manca mai e forse è tra i migliori dei suoi, ma Tabbiani lo toglie, anche perché ammonito. (Dal 59′ Deli 5,5: prova a sostituirsi a Quani nella fase d’impostazione, ma non sposta più di tanto l’asticella).

Quaini 5: copre quello che è il suo ruolo originario, ma non è autore di una buona prestazione. Impreciso e spesso frettoloso, non riesce a dirigere il gioco come dovrebbe e il Catania ne risente. Unico lampo, un tiro da fuori deviato nel secondo tempo e poco più. (Dal 70′ Ladinetti 6: più ordinato del compagno che va a sostituire, si rende pericoloso su un calcio piazzato, ma Cardinali si oppone).

Zammarini 6: tanto lavoro sporco per il numero 33, mai troppo appariscente. Prova come detto qualche inserimento, ma è l’equilibrio che fornisce al reparto la cosa più importante. (Dal 87′ Zanellato S.V. : troppo pochi i minuti per poter incidere).

Attacco

Chiricò 6,5: di gran lunga l’uomo più pericoloso del Catania. Lotta quasi da solo contro l’intero reparto difensivo del Latina, riuscendo a sgusciare in alcune circostanze alla marcatura asfissiante. Prova ad illuminare anche da calcio piazzato, ma i compagni non colgono i suoi spunti. Nella ripresa trova il gol del pari e per poco un’altra invenzione rischia di ribaltare da solo la partita. Il Catania è tutto qui.

Di Carmine 5,5: è sempre raddoppiato nella marcatura, così la sua partita si riduce alla ricerca di spazi e palloni giocabili. Prestazione opaca anche per lui.

Marsura 6: anche lui prova a mettere in difficoltà la difesa avversaria, ma ne i suoi tiri ne i suoi passaggi finiscono a buon fine. Questo fino al 72′, quando finalmente trova la giocata giusta per servire a Chiricò il pallone del pareggio. Un assist che contribuisce ad arrivare alla sufficienza. (Dal 87′ Sarao S.V.).

Catania-Latina, le pagelle: il voto di Tabbiani

Tabbiani 5,5: il Catania è involuto e non impone quel gioco arioso visto nelle prime giornata. Merito certamente di un avversario arcigno in difesa, ma gli etnei sono apparsi troppo confusi palla al piede. Tardivo il cambio di Quaini, che non è riuscito a dettare i tempi di gioco.

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