Vincenzo Grella vuole un Catania vincente sul lungo periodo. Per questo motivo appare molto soddisfatto per il primo gradino scalato. Il ritorno tra i professionisti, infatti, è dietro l’angolo: “Costruire una squadra proiettata alla vittoria era l’intenzione di tutti, sono contento per i risultati ottenuti. Essere a 7 giornate dalla fine del campionato con 20 punti di vantaggio sulla seconda è soddisfacente. La serie D ha le sue incognite ma la cosa che mi rende più felice è avere dato il via a un modo di fare, più in generale a una cultura anche all’interno della società che nella mia testa alla lunga potrebbe portare al successo. C’è un senso di appartenenza e soprattutto rispetto per la città, non solo nei giocatori che vestono la nostra maglia ma anche nello staff tecnico tra i dipendenti che lavorano qui in sede”.
Catania, Grella guarda avanti
Intervistato per l’edizione odierna del quotidiano La Sicilia, Grella ha parlato di Ross Pelligra. Un personaggio poco incline ai fuochi d’artificio, che bada al sodo: “Il calcio si può fare in tanti modi ma nessuno qui vuole prendere in giro la gente, Ross mette i soldi, noi la faccia. Stiamo discutendo le idee per il futuro. Vogliamo andare avanti con una programmazione seria. Per creare un club sostenibile devi avere attenzione per i soldi che spendi e per il modo in cui li spendi”.
Grella vede Catania come una città in cui tornare a fare grande calcio. Per questo motivo non c’è troppo entusiasmo nelle sue parole. Per quello, infatti, ci sarà tempo: “Catania è una città che ha la proiezione e la voglia di vincere. Il club pure. Abbiamo questa idea, poi c’è un budget da approvare, la possibilità di assemblare la rosa per lottare al vertice, per la promozione. Vogliamo andare in A, ma una volta ottenuta la C bisogna programmare per il campionato a cui prendi parte ed investire, anche nelle strutture. Quella che sta maturando in questi giorni è soltanto una tappa, ma personalmente esulterò solo quando avremo raggiunto la Serie A. Allora sì che mi vedrete fare i giri di campo di corsa”.
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Orgoglio e vittorie
Infine Grella ha fatto comunque capire di essere orgoglioso per aver centrato l’obiettivo al primo colpo. Non è facile vincere subito nel calcio. Tuttavia c’è tanta spinta emotiva dietro a questa prima vittoria: “Fermo restando che vincere il campionato di Serie D mi inorgoglisce, avendo cominciato da zero ad agosto e in netto ritardo rispetto ad altri club. Pelligra non ha mai vissuto in Australia le sensazioni provate domenica scorsa. Vedere la gente contenta – bambini compresi – dopo anni di frustrazioni e delusioni ci riempie di grande orgoglio, è un senso di fierezza”.