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Castellammare, Mione: “Occhio al Geraci, Eccellenza complicata”

Giuseppe Mione carica il Castellammare ma non si fida del Geraci. Queste le parole del tecnico ai microfoni di Sporticily nell’immediata vigilia del match. “Senza dubbio una possibile trappola anche perché il Geraci è una squadra che ha raccolto molto meno di quanto ha fatto vedere finora sul campo. Ora è arrivata questa vittoria roboante sull’Athletic ma avevamo visto le immagini delle gare precedenti e non aveva mai meritato di perdere. Avevano raccolto in precedenza un solo punto ma sempre esprimendo un ottimo gioco costruendo tante palle gol, per cui ci stiamo preparando bene sapendo che affronteremo un avversario ostico e che venderà cara la pelle. Sabato però per noi è una gara importante e dobbiamo cercare di tornare alla vittoria”.

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Castellammare, Mione fa le carte al campionato

Mione ha parlato anche dell’andamento del campionato. Una visione globale del girone A di Eccellenza: “Credo che il campionato stia confermando quanto ci si aspettava nella pre-stagione, nel senso che Nissa e Pro Favara sembrano un gradino al di sopra delle altre. Mazarese e Athletic Palermo stanno dimostrando di essere ottime squadre, nelle prime quattro posizioni vedo queste squadre. Ci si aspettava anche lo Sciacca che è partito un po’ a rilento ma credo abbia l’organico per risalire e quindi lo vado ad aggiungere alle altre quattro”.

Entrando più nello specifico, Mione parla del cammino del Castellammare. Un viaggio che dura ormai da quasi 10 anni: “Per la dimensione del paese e per quel che il paese offre credo che siamo due categorie sopra per quanto riguarda i meriti della piazza. C’è un quasi totale disinteresse verso la propria squadra di calcio sia dal punto di vista della passione che da un punto di vista economico. Noi abbiamo intrapreso questo progetto nel 2014. Ovviamente in Promozione avevamo dei valori e dopo 4 anni di play-off siamo riusciti a salire. L’Eccellenza è un campionato complicato e noi abbiamo un budget molto molto inferiore a quello di tante altre squadre”.

Il progetto societario

“Siamo riusciti a fare sei anni di fila – prosegue Mione – con un progetto che fa giocare tanti giovani, abbiamo vinto due volte il premio giovani non per caso e finora le cose sono andate decisamente bene. La politica è quella lì, poi dovesse capitare un anno particolarmente ricco e fortunato dal punto di vista del talento e se anche con questa nostra politica si riuscisse a salire un gradino non ci tireremmo certo indietro ma onestamente ti dico che le squadre che salgono dall’Eccellenza sono squadre che investono centinaia di migliaia di euro per cui alla lunga non è facile tenere il passo di queste corazzate”.

In conclusione, Mione parla del suo legame con Castellammare sia come società che come paese. Un legame che si vede sia in campo che fuori: “Io chiaramente tutte le energie le ho profuse sempre per questa società, questa società fa parte della mia famiglia, questo senza dubbio. Certo, fare un’esperienza altrove sarebbe interessante ma soprattutto per un motivo. In molti dicono che io ottengo risultati e li centro a fine stagione perché per me è facile da dentro la società lavorare. Sarebbe interessante vedere se in un ambiente diverso, con delle pressioni e con la possibilità di essere legato ai risultati e magari essere esonerato il mio lavoro finirebbe per essere migliore o peggiore. Sarei curioso di vedere, chiaramente non è il mio primo lavoro e nella mia vita faccio altro ma non mi dispiacerebbe”.

Intervista a cura di Stefano Calabrese

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