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Sampdoria-Palermo, le pagelle: male tutti, Pigliacelli ci prova ma non basta

Il Palermo cade a Genova sotto i colpi di una rediviva Sampdoria: 1-0 per i doriani il risultato finale. I rosanero non danno mai l’impressione di essere in partita e si sciolgono come neve al sole, affrontando una squadra che invece ha voglia di riscatto. E a nulla vale il forcing finale dei rosanero, lontani comunque da meritare anche solo un pareggio. La sconfitta dovrà far riflettere molto in settimana tutta la squadra e il suo tecnico. Queste le pagelle dei rosanero dopo Sampdoria-Palermo.

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Sampdoria-Palermo, le pagelle dei rosanero

Nelle pagelle del Palermo, dopo il match contro la Sampdoria, sono pochissime le sufficienze dei rosanero. Si salva solo chi ha provato a tenere a galla i rosanero, che sia con le parate (Pigliacelli) o con i tiri della disperazione (Mancuso).

La difesa

Pigliacelli 6: torna ad essere protagonista in positivo con diversi interventi e para anche un rigore, ma non può nulla sulla ribattuta di Borini. Nel secondo tempo è meno impegnato e alla fine è il migliore in campo dei rosa. E questo non è un buon segnale.

Lund 5,5: il calciatore statunitense di origine danese è forse l’unica nota positiva della partita insieme a Pigliacelli. Soprattutto per la giornata negativa dei compagni di reparto, non arriva a prendere la sufficienza. Comunque sembra sempre avere una marcia in più quando si trova nei 25 metri avversari.(Dal 79′ Aurelio).

Ceccaroni 5: totalmente lontano rispetto al giocatore visto nelle prime partite della stagione. Non riesce mai a contenere gli attaccanti avversari, né a staccarsi al momento giusto quando si inseriscono i centrocampisti della Samp. Forse avrebbe bisogno di un turno di riposo.

Lucioni 5: se nelle scorse partite è stato uno dei pochi a trascinare la squadra, anche lui si lascia trascinare dall’andamento di una squadra inspiegabilmente molle. È anche sfortunato nell’episodio del rigore. Il leader difensivo oggi paga una prestazione opaca collettiva, ma ci mette anche del suo.

Mateju 5: non si distingue per errori gravi, ma anche lui è sempre in ritardo sugli avanti avversari. Inoltre il suo apporto in fase di costruzione non sono altro che passaggi laterali a Lucioni e Pigliacelli.

Il centrocampo

Segre 5,5: la corsa del numero 8 rosanero si vede solo a tratti e solo nel primo tempo, dove sembra essere uno dei più attivi. Poi però si spegne insieme a tutta la squadra.

Gomes 5: male in entrambe le fasi, sempre messo sotto dal pressing avversario. Sotto tono, come tutti. (Dal 79′ Stulac S.V.)

Henderson 5,5: lo scozzese parte dal primo minuto per provare a recuperare palloni nella trequarti campo avversaria e magari inserirsi in area. Benché ogni tanto riesca a far partire qualche azione, la sterilità offensiva della squadra rende la sua presenza in campo inefficace. (Dal 67′ Valente 5,5: entra per mettere qualche pallone pericoloso in mezzo ai tanti attaccanti del Palermo. Ma la fretta è cattiva consigliera anche per il numero 30. Comunque buona notizia il suo rientro in campo).

L’attacco

Di Francesco 5: il sacrificio in fase di copertura toglie la possibilità all’ex Lecce di essere incisivo. A questo punto è lecito capire se è il modulo a penalizzarlo o se anche Di Francesco ci mette del suo. (Dal 67′ Soleri 5,5: pesano i due errori sottoporta nel finale, ma è uno di quelli che dà sempre l’anima).

Brunori 5: torna ad essere il giocatore nervoso visto prima della tripletta al Venezia. E non ci sarebbe da biasimarlo visto che non gli arrivano palloni giocabili. Viene poi sacrificato in fascia per dare spazio al centro e quasi sparisce dalla partita, se non per una giocata in area interessante. Troppo poco però per il capitano.

Insigne 5: non incide ne in fase di copertura ne in avanti, dove dovrebbe garantire qualcosa in più. Ma come detto per Di Francesco, il sacrificio a cui sono costrette le ali toglie fantasia alla fase avanzata. E il Palermo non può proprio farne a meno. (Dal 56′ Mancuso 6: la prima vera occasione del Palermo la costruisce lui sul finire di partita, dove è strepitoso Stankovic. Unica luce in una squadra spenta).

Sampdoria-Palermo, le pagelle del tecnico rosanero

Corini 4: in poco più di 10 giorni il Palermo ha perso tutte le sue certezze. Azzerate le certezze difensive, l’attacco è reso quasi del tutto sterile e non si vede nulla di quel po’ di positivo che era stato creato. Forse è necessario fare un mea culpa e cercare di ritrovarsi, prima che sia troppo tardi.

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