Un pari in rimonta dal sapore di vittoria per il Palermo nel match casalingo contro lo Spezia: le pagelle hanno inevitabilmente sufficienze e insufficienze, ma quel che conta è il risultato di un match infinito. Dopo essere andati sotto di due gol, i rosanero di Eugenio Corini infatti non hanno mai messo di crederci e hanno riportato il punteggio sull’equilibrio con le reti dei subentrati Mancuso e Stulac.
Le pagelle di Palermo Spezia: migliori e peggiori
Di seguito le pagelle di Palermo Spezia. Il peggiore è sicuramente Henderson, a cui vanno le responsabilità per il primo gol degli ospiti. Il titolo di migliore non può che andare invece a Stulac, che ha trascinato i suoi alla conquista del pari allo scadere.
La difesa
PIGLIACELLI 6 – Sul gol di Reca non può nulla, dato che il numero 13 con un tiro a giro la mette dove non può arrivare. Nel resto della partita risponde bene alle insidie tesegli dagli avversari, anche quando la difesa rosanero lo mette in difficoltà con dei retropassaggi ostici. Al 68′ evita il raddoppio degli ospiti con una parata precisa su un tiro di Amian, ma solo per poco. Al 70′ infatti viene battuto da due passi da Esposito.
MATEJU 5,5 – L’avversario è senza dubbio tra i più ostici di quelli affrontati finora dal Palermo e lo si nota anche dalla prestazione del terzino, che commette qualche imprecisione di troppo. È decisamente più occupato nella fase difensiva che in altro. Sul secondo gol non riesce a coprire su Esposito. Quando la sua squadra si ritrova sotto di due reti, prova a dare un contributo anche nella spinta ma non si rivela proficuo.
LUCIONI 6 – Gioca più alto del solito e in qualche occasioni fa venire un brivido ai tifosi del “Barbera”, ma nel complesso la sua prestazione è ancora una volta priva di reali sbavature. Può tirare un sospiro di sollievo, considerando anche il calibro dell’avversario. Si conferma trascinatore dei rosanero anche nel finale, quando spinge l’impostazione a caccia del pari.
CECCARONI 5,5 – Anche la sua prestazione è caratterizzata da qualche sbavatura di troppo, tanto che cerca meglio che può di togliere il pallone dai piedi degli avversari. Non è esente da responsabilità neanche lui per quel che concerne il gol del raddoppio dello Spezia, dato che si fa saltare da Zurkowski. La sua partita si chiude con un’ammonizione che si sarebbe potuta evitare.
LUND 6,5 – È una delle migliori prestazioni dal suo arrivo in rosanero, sebbene fosse al rientro dal ritiro con la Nazionale e in pochi lo dessero per titolare. Dalla sua fascia nascono i migliori spunti offensivi dei rosanero, nonché il gol di Mancuso. Il suo passaggio per il numero 7 è preciso e permette alla squadra di Corini di riaprire la partita. Poco dopo però l’allenatore pensa che le sue energie siano esaurite e lo sostituisce. (dal 73′ AURELIO s.v. – Ordinaria amministrazione per il terzino, che non fa rimpiangere l’assenza dell’americano)
Il centrocampo
SEGRE 6 – È il più offensivo del reparto e in diverse occasioni cerca di rendersi pericoloso in area, almeno per quel che concerne il primo tempo. È il caso del taglio in profondità poco prima dell’intervallo, che a causa di un fuorigioco non lo conduce in porta. Nel secondo tempo cala di intensità ma continua a essere preciso. (dal 73′ STULAC 7 – La sua partita, da subentrato, non era stata determinante. Tutto è cambiato però nei minuti di recupero, quando si è preso la responsabilità di calciare una punizione dal limite. Un’intuizione d’oro, che la palla è terminata dritta dritta in rete. Il suo è un gol che vale oro)
GOMES 6+ – Il suo contributo a centrocampo è fondamentale nei contrasti e nell’impostazione della manovra, soprattutto nel primo tempo. Nella ripresa continua a vincere diversi duelli e a saltare l’uomo, oltre a provare a dare un aiuto anche nella fase offensiva. A metà del secondo tempo sfodera anche un tiro, che però è debole e termina tra le braccia di Dragowski.
HENDERSON 5 – L’errore a centrocampo commesso al 23′ costa caro. Il centrocampista sbaglia un passaggio a Insigne e regala il pallone agli avversari, dando vita al contropiede che porterà al gol di Reca. Nella restante parte della partita prova a rifarsi, andando al tiro anche su calcio di punizione. La sua conclusione allo scadere del primo tempo non è male, ma viene intercettata da Dragowski. Corini lo sostituisce all’intervallo. È sicuramente il peggiore delle pagelle di Palermo-Spezia. (dal 45′ VASIC 6 – Entra con l’obiettivo di sostituire un disastroso Henderson ed è difficile fare peggio. La sua prestazione è senza infamia e senza lode, anche se non brilla in fase offensiva come ci ha abituati in altre occasioni)
L’attacco
INSIGNE 5,5 – È la tipologia di partita in cui avrebbe potuto esprimere al meglio la sua personalità, dato il gioco veloce e gli spazi lasciati dagli avversari. L’intesa con i compagni di reparto si accende in diverse occasioni. Azioni che però non si concretizzano nel gol, che è quello che conta. All’intervallo esce per fare spazio a Mancuso e consentire a Corini di passare al 4-4-2. (dal 45′ MANCUSO 7 – La prima occasione utile arriva ad un quarto d’ora dall’ingresso in campo: si gira in mezzo agli avversari e calcia, ma il pallone si spegne a lato del palo. Dopo un momento di buio causato dalla delusione del rigore non concesso e dal raddoppio degli avversari, con un gol riapre la gara da vero bomber)
BRUNORI 5,5 – È una partita in chiaroscuro quella del capitano, che ha da fare i conti con ritmi altissimi e poco tempo per riflettere su come impostare la manovra offensiva. È per questo motivo che non mancano gli errori. Il risultato è che anche questa volta l’appuntamento col gol al “Barbera” viene rimandato. Nella ripresa aveva conquistato quello che sembrava essere a tutti gli effetti un calcio di rigore, ma l’arbitro con tanto di on field review ha detto no. (dal 73′ SOLERI 6,5– Entra con l’obiettivo di cambiare le sorti di questa partita, ma stavolta si rivela un’impresa più ostica del solito e nonostante gli sforzi non riesce a incidere. La difesa avversaria gli chiude ogni spazio. Ma il bomber della panchina non molla mai. È così che al 98′ si immola verso l’area di prepotenza e si fa abbattere da Bertola, guadagnandosi quello che sembrava un calcio di rigore. Il VAR tuttavia nega la gioia ai rosanero, ma l’appuntamento col pari è solo rimandato).
DI FRANCESCO 5,5 – Fin dai primi minuti però dimostra di avere voglia di incidere sul risultato, servendo dei begli assist ai compagni di reparto che però non ne approfittano. Al 38′ va al tiro ma è centrale e Dragowski riesce a respingere. È una partita di sacrificio per l’esterno, che spesso è costretto a andarsi a prendere il pallone a centrocampo per manovrare la spinta offensiva. È anche per questo che Corini lo tiene in campo, in modo da garantire maggiore equilibrio alla sua squadra anche nel secondo tempo. Col passare dei minuti però la stanchezza si fa sentire e incide sempre meno nelle sorti della gara.
