Eugenio Corini, allenatore del Palermo, è intervenuto in sala stampa per presentare la sfida dei rosanero contro l’Ascoli. Il tecnico guarda con attenzione alla propria squadra, che lo scorso anno ha patito quasi sempre il rientro dalle soste per le nazionali. In un certo senso è però servita per recuperare con tranquillità, anche senza gli infortunati e i nazionali, e per aumentare la condizione.
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Palermo, Corini: “Sosta utile, sempre avuto continuità anche l’anno scorso”
Proprio sulla sosta si concentrano le domanda a Corini ad inizio conferenza stampa: “Sosta importante per gli ultimi arrivati di mercato, hanno potuto lavorare con la squadra. Sono mancati i ‘nazionali’, Insigne e Buttaro che stanno proseguendo nel loro percorso di recupero. Ho potuto lavorare su determinati concetti e preparare la partita di Ascoli. Avremo un periodo intenso con 5 partite in un mese. Dal punto di vista atletico stiamo bene, dobbiamo solo definire i carichi e integrare al meglio nei meccanismi i nuovi arrivati”.
Il Palermo è arrivato alla sosta con due vittorie consecutive, che hanno un po’ placato il clima dopo Bari. Corini premia la continuità del lavoro svolto tra la stagione scorsa e questa: “L’anno scorso, a parte il periodo iniziale, abbiamo sempre avuto continuità nelle prestazioni. Siamo mancati nei risultati. La continuità nel lungo periodo porta a fare risultati importanti e ci ha aiutato a crescere nel valore della squadra. Abbiamo messo dentro lavoro che si è aggiunto a quello dello scorso anno. Affrontiamo un avversario forte, con un ottimo mix tra esperti e giovani e un ambiente particolare. Ogni partita è una prova, vogliamo farci trovare pronti”.
Corini: “Vasic e Lund dalla panchina. A centrocampo devi scegliere”
In vista della sfida con l’Ascoli, Corini non si sbilancia sull’undici iniziale del Palermo: “Ho ancora un allenamento, ci sono tante soluzioni. L’unico giocatore che non partirà dall’inizio è Vasic, farà il primo allenamento domattina con la squadra, così come Lund che ha anche il jet lag da smaltire. Questi due giocatori difficilmente partiranno dall’inizio, gli altri hanno tutti grandi possibilità. Cercherò di mettere in campo la squadra valutando le condizioni psicofisiche, il contesto tattico e quel che può succedere in partita. Il concetto di 22 titolari più i portieri è corretto, spero che tutti i miei giocatori siano sempre al meglio”.
Claudio Gomes è uno degli uomini in ballottaggio per trovare posto a centrocampo, probabilmente con Leo Stulac. Il tecnico di Bagnolo Mella spiega quali sono le possibilità che possono offrire questi due profili: “Gomes non ha la verticalità lunga, ma può uscire pulito sul breve. La scelta rispetto a questo è legata a cosa vogliamo fare in campo. Stulac ha qualità importanti nel cambio gioco e nel passaggio in profondità. Dentro la partita ci sono anche gli avversari. L’Ascoli gioca con due trequartisti, abbiamo lavorato per coprire bene questo spazio e poi riproporci. La valutazione è fatta su quel che vorrò fare a inizio gara, sapendo di poterci lavorare sulla base della prestazione del singolo”.
Corini: “Miglioramento del Palermo passa dalle prestazioni”
Il Palermo ha lavorato sul mercato su precise indicazioni di Corini. Questo anche per cambiare approccio alle gare: “Questo è un anno nuovo, siamo curiosi di approcciare la partita dopo la sosta. La squadra ha lavorato bene, i carichi sono controllati. L’upgrade di quest’anno è che la ricerca del risultato deve passare dalla prestazione. Capitano le partite sporche, dobbiamo saperle pulire e portare dove vogliamo noi. In allenamento lavoriamo sull’equilibrio mentale nelle situazioni di difficoltà. Creiamo in allenamento stress per orientare le partite e portarle dove vogliamo noi”.
E dal mercato è arrivato un acquisto quasi a sorpresa. Quello del portiere Adnan Kanuric, che Corini spiega così: “La ricerca era di un altro portiere under per permettere a Nespola di giocare con la Primavera. I 4 portieri si alleneranno con la prima squadra, poi Nespola andrà in Primavera. È stato un miglioramento nel comparto dei portieri per valorizzare la categoria che è salita di categoria”.
Corini: “Coulibaly più interno. Nestorovski attaccante furbo”
Sempre in tema mercato, Corini spiega anche dove vede meglio Mamadou Coulibaly, uno degli ultimi arrivi a Palermo quest’estate: “È un centrocampista che lavora meglio da interno, a volte può fare il mediano e altre volte l’incursore. Stiamo lavorando sulle posture, nel fargli capire come ricevere palla in maniera più pulita. Ci dà fisicità e ci consente anche di alzare una barriera facendo da vertice basso in alcune situazioni. Cercherò di valorizzarlo al meglio”.
In estate ad Ascoli sono tanti gli ex Palermo che si sono ritrovati nella stessa squadra. Tra questi c’è anche Ilija Nestorovski, che Corini ha conosciuto: “È stato importante per il Palermo, anche nella mia breve esperienza in Serie A. È molto furbo, sa prendersi spazio e attaccare bene l’area. Gli ex sono sempre pericolosi, nell’Ascoli ce ne sono tanti”.
E in tema di attaccanti non può mancare un passaggio su Matteo Brunori: “Sta facendo bene, sta lavorando meglio anche quando deve raccordare il gioco. Ha tirato tanto in porta ma è stato sfortunato. Deve lavorare con tranquillità perchè quel che cerca arriverà, non deve forzare le situazioni”.
Corini: “Viali ottimo tecnico, chi fa le trasferte va elogiato”
In ottica partita, Corini avrà diverse soluzioni in avanti per sopperire all’assenza di Roberto Insigne: “Valente è rientrato, sceglierò tra gli esterni chi far giocare lì. Anche Mancuso può stare in quella posizione di campo. I nostri esterni possono giocare sia a destra che a sinistra, a seconda di cosa noterò nelle caratteristiche degli avversari sceglierò un giocatore piuttosto che un altro”.
Nella prossima partita ci sarà un tecnico che l’anno scorso ha messo in difficoltà il Palermo. Ma i rosanero hanno ormai un’altra mentalità per il proprio tecnico: “Viali è un bravo allenatore, l’anno scorso ha lavorato bene a Cosenza. Noi sappiamo cosa vogliamo fare e cosa rappresentiamo. Vogliamo porci nella maniera corretta. È fondamentale sorreggere lo stress e l’urto psicologico. La partita di Reggio va in quella direzione: abbiamo sofferto nei primi 25 minuti ma siamo stati dentro alle difficoltà. La squadra è stata dentro alla partita, abbiamo fatto espellere un avversario. Ci saranno tante partite nella stessa partita, dobbiamo portarle dove vogliamo noi”.
Intanto Corini spera che a seguire il Palermo ci sarà ancora tanta gente, anche fuori casa: “Chi viene in trasferta va sempre elogiato. Ringraziamo i tifosi, vogliamo regalare loro una grande prestazione e una vittoria. Li ringrazieremo come sempre sotto lo spicchio ospite. È stato bellissimo vederne tanti contro la Feralpisalò, sono sicuro che con il Cosenza ci sarà qualcosa di più bello e ce lo vogliamo guadagnare”.
Corini torna sul post-Bari: “Il mio non era uno sfogo”
In molti, tra tifosi e giornalisti ritengono che il Palermo abbia cambiato passo dopo la sfuriata in conferenza stampa dopo il pari con il Bari. Ma Corini non è d’accordo su questo, neanche sul fatto che si possa definire sfogo quanto successo: “Quel che ho chiesto io è una unità che consente di avere una comunicazione migliore. Non mi piace che tutto venga standardizzato, la comunicazione è importante. E poi tutto deve essere canalizzato verso il pubblico, che è quello che noi rappresentiamo in campo. Il mio obiettivo e quello della società deve essere il nostro”.
“In tutte le interviste che leggo vedo che si parla solo di Palermo” prosegue Corini. “Noi sappiamo qual è il nostro obiettivo, ma so anche che ci sono tante società che si nascondono dietro di noi. Quest’anno siamo qua a dire che vogliamo ambire a qualcosa di importante e faremo il possibile per arrivarci. Attraverso i giornalisti voglio comunicare questo ai tifosi”.
Corini: “Desplanches investimento importante per Palermo. A me piace il bel calcio”
Corini ci tiene a sottolineare che nel calcio le partite si vincono in tanti modi diversi: “A me piace giocare bene a calcio, ma le partite vivono di tante cose. Il nostro calcio deve spingere la gente attraverso un flusso positivo. Noi con l’atteggiamento dobbiamo portare i tifosi a capire sempre di più di spingere verso un’unica direzione. Abbiamo scelto i giocatori per questo tipo di obiettivo. Io faccio la sentinella che vede che questo lavoro venga fatto al meglio e per portare la società a ottenere il meglio”.
Chiosa finale su uno dei tanti giovani, messosi in mostra durante le partite delle nazionali: “Desplanches è un investimento importante, ha fatto due partite di livello e ha fatto le prestazioni che doveva fare. Il preparatore dei portieri mi ha parlato molto bene, lui aveva bisogno di giocare. Non è facile fare turnover nel ruolo del portiere, sappiamo che percorso deve avere Seba nel percorso perchè Pigliacelli sta facendo molto bene”.
