Eugenio Corini festeggia la vittoria del suo Palermo contro il Bari per 3-0 tra le mura amiche del Renzo Barbera. I rosanero hanno trionfato grazie alle reti di Ranocchia, Ceccaroni e Segre. È un ritorno al successo che porta la squadra di Eugenio Corini momentaneamente al quarto posto della classifica di Serie B. I siciliani confermano di essere ancora dentro la corsa alla promozione diretta. Le altre però scenderanno in campo nelle prossime ore.
Corini commenta Palermo Bari
“È stata una prestazione di livello – esordisce Corini – contro una squadra che ci ha creato delle difficoltà. Abbiamo avuto compattezza e voglia di lottare. Brunori ha salvato due gol, è stato fondamentale. È qualcosa che dimostra lo spirito. C’è chi dona alla squadra, è una mentalità di condivisione. Io voglio vedere la crescita. In questi momenti ti assumi delle responsabilità, anche se è più importante sempre cosa fai domani. Adesso affrontiamo la Feralpisalò che sta vivendo un ottimo momento, ha un ruolino di marcia migliore di tutte”.
Corini ha sottolineato che oggi come non mai si è vista una squadra unita e compatta. Una unione di intenti che ha premiato con un risultato netto: “Lo spirito si è consolidato. È più facile vederlo quando vinci, lo capisco. Io ho chiesto a Matteo di essere il primo a dimostrarlo da capitano e lo ha fatto. I suoi salvataggi sono due gol. Lui mi ha sorriso perché essendo un bomber ci crede poco, ma l’ho convinto”.
Il Palermo contro il Bari è tornato a non subire gol, Corini sottolinea volentieri questo aspetto. “È stato importante non subire gol. Ho esultato all’annullamento. Ne avevamo bisogno. A Catanzaro ci siamo riconosciuti. Avevamo voglia di preservare la nostra porta. Anche nei cambi possiamo recuperare energia. Facciamo spesso gol. È un passaggio importante di crescita per un campionato di un certo livello”.
La forza della panchina
Il Palermo ha giocato bene in tutti gli effettivi schierati da Corini contro il Bari. In primis il tecnico ha posto l’accento su Francesco Di Mariano, entrato bene in partita come a Catanzaro: “Sono contento per Di Mariano, ha avuto qualche guaio fisico ma ora sta bene. La scorsa partita è andato in campo dal 1′, oggi da subentrato. Ho giocatori bravi che aiutano”.
Inoltre anche i volti nuovi hanno impattato bene. Corini applaude sia Filippo Ranocchia che Salim Diakitè: “A me piacciono le squadre aggressive, che martellano. Deve esserci sempre la pressione sugli avversari. Lo abbiamo fatto. Diakitè e Ranocchia sono giocatori che alzano il livello tecnico e tattico. Anche Traorè potrà dare una mano, perché ha forza nell’uno contro uno. I risultati giusti creano autostima”.
Non può mancare il riferimento al pubblico. Anche contro il Bari, la gente di Palermo ha risposto presente: “Oggi c’erano 23.000 spettatori. È fondamentale fare una buona partita con la Feralpisalò per creare la stessa atmosfera alla prossima in casa. Siamo sulla strada giusta, ci stiamo assumendo delle responsabilità definendo chi siamo. Non possiamo arretrare di un millimetro. Il campionato a marzo e aprile diventerà ancora più complicato”.
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Palermo, clima positivo secondo Corini
Oltre al pubblico, c’è da registrare un clima diverso attorno alla squadra. Corini ribadisce una volta di più che il Palermo ha bisogno di positività per dare seguito ai propri sogni: “Il clima che si sta creando intorno alla squadra è positivo. Non voglio parlare di quanto hanno speso le altre. Abbiamo detto fin dall’inizio che vogliamo competere, non che vogliamo vincere, perché sappiamo che ci sono delle avversarie. Dobbiamo semplicemente stare dentro, perché è un campionato di testa-coda. L’esempio della Feralpisalò è eclatante, sembrava già retrocessa e ora se la gioca con tutte. Per costruire un percorso dobbiamo pensare una partita alla volta”.
Corini ribadisce che il Palermo non deve accontentarsi. I risultati delle scorse gare insegnano che va fatto sempre qualcosa in più: “C’è sempre qualcosa da migliorare, è una ricerca costante in allenamento. A volte questo Stadio ti porta a volere fare delle cose in più che non servono. Io voglio una squadra pulita. Sono le cose concrete che definiscono chi vuoi essere. Su questo aspetto c’è qualcosa da migliorare. Il nostro percorso in trasferta di recente non è stato ottimo, ma col Cittadella la prestazione era stata buona, ci siamo ammazzati da soli. A Parma e a Como era quasi vinta. Sappiamo che manca qualcosa per definire la vittoria. Ho dato due giorni di riposo ai ragazzi, ma lunedì torniamo a lavorare per dare il meglio contro un avversario pericoloso”.