Il Palermo cancella la sconfitta interna contro il Cosenza con una prestazione solida e vincente contro il Sudtirol, battuto nel finale per 2-1. Dopo tre partite ravvicinate ci sarà a disposizione dei rosanero una settimana tipo per preparare la sfida in casa del Modena. Il match si giocherà allo stadio Alberto Braglia sabato 7 ottobre alle ore 14:00. I padroni di casa sono partiti decisamente bene quest’anno ma sono reduci dalla loro prima sconfitta in campionato, contro il Venezia. Poco male, visto che sono in piena zona playoff con la ferma volontà di rimanerci. Merito anche del loro tecnico Paolo Bianco, esordiente in categoria. Scopriamo alcune statistiche e curiosità relative al Modena, prossimo avversario del Palermo.
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Modena, statistiche e curiosità sul prossimo avversario del Palermo
Il Modena, prossimo avversario del Palermo, ha una buona tradizione nel panorama del calcio professionistico italiano, visto che solo una volta nella sua lunga storia (iniziata nel 1912) ha militato tra i dilettanti. Diversi i campionati di Serie A così come quelli di C, ma è in Serie B che i canarini hanno trascorso buona parte della loro attività. Sono ben 52, con quella attuale, le stagioni di cadetteria dei gialloblù, la terza squadra per numero di presenze in questa categoria. Una categoria vinta due volte, nel 1937-38, ex-equo con il Novara, e nel 1942-43. Inoltre il Modena ha ottenuto altre tre promozioni, arrivando secondo nel 1940-41, nel 1961-62 e nel 2001-02.
Una squadra quindi che ha una tradizione importante in Serie B, tanto quanto il Palermo. Negli anni passati ha subito un ridimensionamento, causa anche di un fallimento nel 2018, che ha costretto il Modena a ripartire dai dilettanti. Un percorso di cadute e risalite anche in questo caso simile ai rosanero, tanto da essere promosse entrambe in cadetteria nel 2021-22 (gli emiliani vincendo il proprio girone, i siciliani tramite playoff). Sulla panchina di quella squadra c’era Attilio Tesser, che ha accompagnato i canarini anche nella stagione successiva. Due anni ricchi di soddisfazioni, chiusi con un 10° posto a pochi punti dai playoff di B. Risultati ottimi per un tecnico abituato a fare la differenza, soprattutto in terza serie: 4 promozioni in C e sta tentando di portare a casa la quinta con la Triestina.
La società ha però voluto puntare su un giovane prospetto come allenatore, che portasse a Modena un calcio maggiormente “contemporaneo”. Così si è puntato sull’esordiente in categoria Paolo Bianco. Sin qui il Modena ha accumulato 12 punti, frutto di 3 vittorie, 3 pari e 1 sola sconfitta, arrivata nell’ultimo turno contro il Venezia.
L’esordiente Bianco e quel legame con la Sicilia
Come detto, la scelta del Modena sull’allenatore di quest’anno è ricaduta su Bianco, che ha un passato da centrocampista in Serie A e B. Ha infatti vestito le maglie di Foggia, Treviso, Cagliari, Atalanta e Sassuolo ma anche quella del Catania. In rossazzurro ha vissuto praticamente da protagonista la promozione del 2005/06 ed è sceso in campo complessivamente 77 volte.
Il legame con la Sicilia però non si ferma qui, perché appesi gli scarpini al chiodo (nel 2015) ha subito cominciato a fare l’allenatore. E dopo un paio d’anni nella Primavera del Sassuolo, ha esordito come allenatore vero e proprio in Serie C e con due squadre siciliane. Nel 2017-18 venne scelto per guidare il Siracusa, conducendolo sul campo sino al 7° posto, anche se una penalizzazione di 10 punti relegò gli azzurri alla 12^ posizione. L’anno successivo rimase solo 15 partite sulla panchina della Sicula Leonzio, prima di essere esonerato.
Fortuna volle però che qualche mese dopo arrivò l’incontro col tecnico che ha fatto svoltare la carriera di Bianco. Nel 2019 infatti comincia la collaborazione con Roberto De Zerbi (anche lui ex Catania ma anche allenatore del Palermo), di cui Bianco diventa vice. De Zerbi lo portò con se al Sassuolo e allo Shakhtar Donetsk, almeno fino a prima dello scoppio della guerra in Ucraina. Nel 2022-23 era invece nello staff tecnico di Massimiliano Allegri alla Juventus. Adesso una nuova esperienza da primo allenatore.
Mercato oculato ma partenza positiva
Bianco ha quindi già alle spalle un curriculum di tutto rispetto ed aspettava solo un’occasione per mettersi in mostra. Per di più, pur non facendo un mercato altisonante, il Modena ha aggiunto ad un gruppo consolidato delle pedine interessanti per la cadetteria. Basti pensare ai difensore Giuseppe Zaro e Giuseppe Cotali (ex di Sudtirol e Frosinone), al centrocampista Antonio Palumbo (proveniente dalla Ternana) o al ritorno in avanti di Luca Strizzolo.
Sin qui si sono visti i risultati di un’avvenuta crescita: come detto i canarini hanno perso la prima solo nell’ultimo turno. Ma il Modena vuole decisamente puntare a stare in zona playoff. La società è ambiziosa e spera di fare un’ulteriore salto di qualità: difficile dire se sarà promozione a fine anno, ma intanto i canarini vogliono dire la loro.
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