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Messina, Sciotto: “La classifica è bugiarda, meriteremmo 3-4 punti in più. Non temo nessuno”

L’inizio di stagione del Messina è stato a dir poco deludente, un solo punto raccolto dai giallorossi nelle prime quattro giornate del girone C di Serie C. Non fa drammi il presidente Pietro Sciotto che, nel corso dell’intervista concessa a ‘La Gazzetta dello Sport’, ha sottolineato che la classifica è bugiarda: «Se analizziamo le 4 partite giocate sin qui, possiamo dire che il Messina oggi meriterebbe un’altra classifica, cioè di avere almeno 3-4 punti in più. Col Crotone siamo stati penalizzati da un arbitraggio non all’altezza e a Francavilla e ad Avellino abbiamo purtroppo regalato, rispettivamente, un rigore decisivo e una svista cruciale sul gol di Russo al Partenio. Per non parlare – ha detto Sciotto – del pari con la Viterbese: quella partita era praticamente vinta, se non ci fossimo fatti sorprendere da un pallone stupido».

Il futuro di mister Auteri

Il patron del Messina, Pietro Sciotto, visti i risultati negativi, è stato interrogato in merito al futuro del tecnico Gaetano Auteri: «È il miglior allenatore mai avuto da quando sono presidente del Messina. Non lo esonererei nemmeno se perdesse 10 partite consecutive. Col mister abbiamo un progetto triennale e andremo avanti insieme».

Sul prossimo avversario: il Catanzaro

Il presidente si è anche proiettato alla sfida contro il Catanzaro, in programma questo weekend: «Non temo nessuno e a Catanzaro spero nel miracolo. Ma il nostro campionato, calendario alla mano, inizia la prossima settimana. Anche se ogni partita, pure la più difficile sulla carta, fa storia a sé».

La squadra

Il presidente del Messina, Pietro Sciotto, nel corso dell’intervista rilasciata a ‘La Gazzetta dello Sport’, si è soffermato sulle prestazioni della squadra: «Il Messina aggredisce, gioca bene, costruisce fraseggi con costanza e contro chiunque. Adesso serve maggiore amalgama tra i calciatori veterani e gli under, senza considerare i tanti infortuni che ci stanno penalizzando. Io, negli anni scorsi, spesso all’intervallo lasciavo il mio posto allo stadio, nauseato dall’assenza di gioco. Quest’anno è un’altra cosa: gio-chiamo e lottiamo sempre, fino al recupero».

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