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Lascari Cefalù in crisi nera: errori gravi e poca grinta, l’analisi

C’è clima di contestazione in casa Lascari Cefalù dopo la sconfitta subita domenica contro il lanciatissimo Aquila. Dopo la cavalcata trionfale compiuta nella seconda parte della scorsa stagione, che stava quasi per sfociare nella vittoria dei play-off (persi soltanto nella sfortunata finalissima contro l’Aspra), sembra essersi staccata la spina motivazionale per gli uomini allenati da mister Grimaudo in queste prime uscite stagionali.

Lascari Cefalù, i numeri della crisi

Classifica che recita solamente tre punti. Ottenuti in virtú della sola vittoria ottenuta sul campo dell’Aluntina e, a dire il vero, dopo un match assai equilibrato e con scarse emozioni. In realtà, ciò che preoccupa non sono tanto le tre sconfitte su 4 match di campionato .Né il fatto di aver perso entrambe le partite giocate in casa dinnanzi a formazioni che attualmente occupano le prime posizioni quanto. Preoccupa piuttosto un carente spirito di abnegazione e sacrificio rispetto a quello cui si era abituato il pubblico. Il tutto accompagnato da un più basso livello di concentrazione in momenti chiave della partita.

Sono ormai diversi i gol subiti a causa di distrazioni che stanno iniziando a pesare sul groppone della formazione giallorosa. Si pensi, ad esempio, al pareggio subito nella partita di ieri al minuto 46 appena tre minuti dopo esser passati in vantaggio. Ancor di più se consideriamo il chiaro errore della retroguardia. O, ancora, si pensi a due settimane fa quando ad Ousmane Baldé del Gioiosa viene permesso di staccare di testa liberissimo su azione da calcio d’angolo. Il tutto in una partita in cui la squadra era pure rimasta in 10 a causa dell’espulsione del difensore Gatta.

Si cerca la svolta

Tanti piccoli episodi che, se sommati, costituiscono una prova tangibile del momento delicato che sta attraversando il Lascari Cefalù. Anche da un punto di vista della direzione tecnica, l’impressione è che alcuni tra gli 11 interpreti che vengono schierati regolarmente finiscano per non recepire le direttive impartite dell’allenatore.

In questi casi si dice che il tempo può giocare in favore. Tuttavia, urge un immediato cambio di passo se si vuole quantomeno rientrare nel trenino delle società che ambiscono ai play-off.

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