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Euro 2032 in Italia, parte la caccia agli Stadi: 3 pronti, Palermo svantaggiata

La decisione dell’esecutivo della Uefa è stata annunciata dal presidente Aleksander Ceferin pochi istanti fa: Euro 2032 si giocherà in Italia e in Turchia, ma gli stadi sono ancora da definire. Essi verranno scelti soltanto tra tre anni. Le alternative presenti nel dossier sono Roma, Milano, Torino (Stadium), Napoli, Genova, Bari, Bologna, Firenze, Verona e Cagliari, con Palermo nella posizione di prima alternativa in caso di eventuali indisponibilità.

Euro 2032, dove si gioca: Italia e Turchia

Italia e Turchia, che erano le uniche candidate, si divideranno dunque i match degli Europei 2032. Presumibilmente per quel che concerne le fasi finali della competizione saranno coinvolte cinque città per ogni paese, ma non è da escludere che le gerarchie possano subire qualche variazione. “Non partiamo svantaggiati: nella candidatura 3 stadi sono stati considerati in modo positivo, ne mancano 2/3”, ha affermato Gabriele Gravina, presidente della FIGC, come riportato da Sport Mediaset.

Gli impianti già pronti e approvati sono presumibilmente quelli di Roma, Milano e Torino. Gli altri due invece dovranno subire dei miglioramenti per ricevere il via libera. È così che partirà adesso la corsa a farsi trovare pronti, dato l’apporto che la manifestazione può dare alle città coinvolte. I primi progetti esecutivi già finanziati, in tal senso, sono quelli di Bologna, Firenze e Cagliari.

Palermo resta indietro per Euro 2032: altri Stadi più pronti

Palermo è la prima alternativa nella lista delle città candidate ad ospitare Euro 2032, ma la lista davanti a sé è lunga. È per questo motivo che il capoluogo siciliano resta fortemente svantaggiato a confronto con le altre contendenti. I motivi sono da ricondurre all’infrastruttura del “Renzo Barbera”, che presenta numerose lacune. Sebbene l’intenzione di apportare dei miglioramenti ci sia, soprattutto da parte del City Group, al momento un vero e proprio progetto non è stato realizzato.

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Gli Europei in programma in Italia nel 2032, tuttavia, potrebbero essere un assist importante, al di là della reale partecipazione o meno di Palermo come città. “Dobbiamo impegnarci a non ritenere esaurito il nostro impegno soltanto nell’individuazione delle 5/6 realtà che potranno ospitare la fase finale. Andremo oltre, considerando Euro 2032 come una grande opportunità per sviluppare, costruire e rivoluzionare l’idea delle infrastrutture nel Paese. Confidiamo nell’appoggio di tutti a cominciare dal Governo. Ben venga un commissario straordinario per gli stadi ma non ci si illuda che basti da solo”, ha concluso Gravina.

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