Michele Zeoli si gode la vittoria ottenuta dal Catania contro l’Avellino. Un successo fondamentale, arrivato all’andata dei quarti di finale playoff di Serie C con il risultato di 1-0. Il tecnico svela cosa ci si porta di buono in vista del ritorno: “Sicuramente il risultato. La squadra ha interpretato bene alcuni movimenti loro che potevano metterci in difficoltà. Mi porto questa intelligenza, la compattezza del gruppo, anche di chi non è entrato. Un allenatore non può chiedere la vittoria, ma ho chiesto di andare oltre la fatica e le difficoltà”.
Si parla anche della direzione di gara dell’arbitro. In particolare dell’episodio relativo all’espulsione di Cancellotti, poi cancellata: “Sono ignorante in maniera di VAR, il responsabile degli addetti all’arbitro mi ha detto che Di Carmine non era in possesso di palla. Non parlo mai degli arbitri, però qualcuno ha detto che abbiamo vinto la Coppa Italia grazie al VAR. Nella vita ti torna quel che ti viene tolto. Dopo 50 secondi un’espulsione cambia tutto, ma va bene così”.
Zeoli analizza Catania-Avellino
Il Catania secondo Zeoli non può gestire il singolo gol di vantaggio. In ogni caso, la lezione dello scorso turno aiuterà i rossazzurri: “Abbiamo già l’esperienza dell’Atalanta da ricordare. Potevamo fare gol sulle palle inattive. Non siamo in grado di gestire il vantaggio. Non perchè non siamo capaci, ma perchè abbiamo bisogno di stare sempre sul pezzo. Oggi abbiamo ritrovato qualche giocatore e li abbiamo gestiti bene grazie allo staff medico e tecnico. Se avessimo fatto 0-0 non potevamo dire nulla ai ragazzi, la gente ci chiede il risultato ma non solo”.
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Lo spirito di abnegazione sembra essere il segreto del Catania sotto la guida di Michele Zeoli. Il tecnico spiega cosa sta accadendo nel gruppo da lui gestito: “In certe competizioni scattano determinate cose in una squadra. Ad esempio chiedo a Chiarella di fare il quinto in difesa e lui lo fa. Scatta qualcosa di particolare”.
Lo stato dell’infermeria
Si parla anche di infermeria, che ora rischia di accogliere Emmanuele Cicerelli. Zeoli ha parlato anche di Diego Peralta e Stefano Sturaro: “Adesso vediamo come sta Cicerelli. Era partito bene e ha fatto bene, era stato messo nel ruolo che predilige dopo aver dato la disponibilità a fare un ruolo per mancanza di alternative. Sapete la stima che ho per Peralta, ma parliamo di pochi minuti se ci dovesse essere. Vediamo anche come starà Sturaro, sta dando il suo contributo da fuori”.
La partita tra Catania e Avellino è stata decisa da Pietro Cianci. Dalle parole di Zeoli emerge tutta l’ammirazione nei confronti del bomber: “Quando c’era Lucarelli aveva dei problemi fisici. È un giocatore che con una spalla in attacco fa meglio. Se il giocatore sta bene, l’allenatore non deve inventarsi nulla, deve adattarsi ai giocatori che ha. Voglio sottolineare anche l’importanza di Di Carmine, vederlo inseguire gli avversari è un segnale per tutti”.