Michele Zeoli è deluso per la sconfitta patita dal Catania sul campo dell’Avellino. Un ko che costringe i rossazzurri a uscire di scena dai playoff di Serie C. Queste le parole, comunque cariche di orgoglio, del tecnico ai microfoni di Sestarete: “In questo momento di tristezza sono orgoglioso per questi ragazzi. Questa sera sono ancor più convinto che questi ragazzi hanno capito l’importanza di questa maglia. Questi ragazzi venivano criticati da ogni parte. Siamo arrivati a 7 minuti dalla semifinale, è un peccato che non sia riuscito a giocarmela in determinate situazioni. Ringrazio chi si è sacrificato e chi si è messo a disposizione”.
Zeoli analizza Avellino-Catania
Zeoli ha sottolineato la prestazione del Catania sul campo dell’Avellino. Una prova a due facce, con un primo tempo prefetto sul piano tattico e una ripresa in inevitabile calo fisico. “Abbiamo fatto un primo tempo devastante – dice il tecnico – . Ci davano per spacciati. Qualcuno ci ha detto che eravamo scarsi e non degni dei playoff. Io sono ancor più contento perchè ho scelto da che parte stare e sono sempre più vicino alla città. In questo momento di delusione chiedo di stare vicino alla società. Questa è una società che andrà lontano, gli errori nella vita li fanno tutti ma se verranno dimezzati possiamo solo immaginare quali risultati si possono raggiungere”.
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Etnei a testa alta
Il Catania lascia questa stagione a testa alta. Anche perchè c’è stata una crescita costante sul piano della condizione, soprattutto quella mentale: “Abbiamo preparato la partita di Benevento in un clima particolare, dopo un mese siamo arrivati a 7 minuti dalle semifinali playoff. I giocatori hanno capito cosa significa indossare questa maglia. Ad Avellino abbiamo ribattuto colpo su colpo, abbiamo preparato la partita in albergo facendo la conta dei disponibili. Forse potevamo fare qualcosa in più nella gestione dei minutaggi e della gestione del pallone”.
Cosa lascia questa stagione in vista della prossima secondo Zeoli? Il Catania ha dimostrato una personalità tale che, oltre a far ben sperare per il futuro, fa venire tanto rammarico per la prima parte del campionato: “Questa squadra aveva dei valori ma era slegata. Io stesso ho dovuto cambiare a causa della situazione fisica. Sono stato uno dei pochi a capire il pericolo in cui si andava incontro, l’ho percepito per tante situazioni. In 30 anni di calcio ho vissuto gli spogliatoi, le cose stavano andando in un certo modo. Da questa delusione si dovrà ripartire, con le scelte che faranno la società e il nuovo allenatore”.
Infine Zeoli risponde a una domanda sul suo futuro. Il tecnico non sa ancora cosa ne sarà di lui. Il suo sogno resta quello di continuare a dare un suo contributo per il Catania che verrà: “Io non ho mai pensato al mio futuro. Sarei contento di contribuire alla rinascita di questa squadra come ho fatto da calciatore. Devi sentire sempre le farfalle nello stomaco per dare il tuo contributo alla crescita della società, poi vedremo quel che verrà”.