Luca Tabbiani ha parlato ai microfoni della stampa nella classica conferenza pre partita in vista di Catania – Foggia di lunedì sera. Il tecnico rossazzurro ha fatto autocritica rispetto alla prestazione col Monopoli: “Penso che l’analisi fatta con i ragazzi è giusta, serve franchezza per analizzare le prestazioni e riconoscere le lacune nostre e la bravura avversaria. Abbiamo analizzato i motivi per cui non siamo a riusciti a fare quanto previsto. Lunedì serve fare ciò che abbiamo fatto nelle altre 2. La squadra non è stata brillante soprattutto tecnicamente ma abbiamo avuto la forza caratteriale di non subire gol e portare a casa un punto. Due partite positive e una meno, ma fa parte del percorso qualche battuta d’arresto per creare la mentalità che ci serve. Era la seconda o terza volta che giocavano insieme i ragazzi, serve tempo per creare l’intesa. Potevamo reagire meglio e trovare più soluzioni, partita sottotono ma ci sono state anche cose positive”.
Catania, Tabbiani: “A Monopoli mancato il collettivo, non solo gli attaccanti”
Tornando alla partita col Monopoli, il mister così sulle poche palle gol create: “Nessun campanello d’allarme, bello allenare qui ma bisogna rimanere equilibrati. Ci sono delle statistiche, 34 tiri in porta nelle prime 2 e col Monopoli solo 1, chiaro non sia stata una prestazione positiva in fase di finalizzazione. Siamo mancati come collettivo, non abbiamo messo in condizione di concludere gli attaccanti. Tutti vorremmo vedere 38 partite come col Picerno ma ci sono anche match così e vanno analizzati correttamente. I numeri dicono questo, abbiamo una squadra difensivamente forte negli 1 contro 1 e un buon portiere. Sotto l’aspetto realizzativo avremmo potuto fare più gol nelle prime 2 ma dobbiamo continuare a fare ciò che sappiamo fare, ci sono tante varianti in una partita. Eravamo lunghi perchè loro palleggiavano bene, abbiamo provato delle uscite che non sono riuscite bene. Senza palla abbiamo lavorato bene, ma con la palla non abbiamo proprio fraseggiato. Non riuscivamo a trovare soluzioni e a muoverci in maniera coordinata. Normale si corra di più e si rischi di più se gli altri hanno sempre la palla. Dobbiamo avere più coraggio in determinate cose, in questo siamo mancati. Aver giocato una partita diversa da quella preparata può aver tolto fiducia ai ragazzi nel corso del match”.
E ancora, Tabbiani ha da ridire rispetto al fatto di aver corso poco contro i pugliesi: “A Monopoli loro hanno corso più e meglio di noi, hanno coperto il campo meglio. Noi abbiamo corso tanto ma male, quando si giocano partite ravvicinate alcune squadre per caratteristiche recuperano meglio. Nessuna caccia alle streghe, col Picerno stavamo bene, non è possibile si dica che stavamo male appena 3 giorni dopo. Dobbiamo pensare al Foggia adesso, bella partita contro una squadra che ha cambiato poco e sfiorato la B. Sono sicuro che vedremo un altro Catania sotto tutti gli aspetti, esistono dei passaggi a vuoto in ogni percorso. Nonostante questo abbiamo tenuto bene le distanze e portato a casa un punto. Serve più coraggio nel palleggio rischiando di trovare soluzioni”.
Catania, Tabbiani: “Col Foggia partita emozionante, dobbiamo trascinare i tifosi”
Le domande poi passano alla partita di lunedì, riguardo quel Foggia che arriverà al Massimino da avversario dei rossazzurri: “Foggia squadra competitiva, starà in alto in classifica e non prende gol da due partite. Hanno cambiato due sistemi di gioco già, spero possa venire fuori una bella partita in casa. Abbiamo le armi per tornare a fare ciò che sappiamo fare. Non posso essere sicuro di dire che vinceremo, ma sono sicuro che i ragazzi faranno vedere cose positive. Giocare al Massimino grande vantaggio, già solo dal riscaldamento dobbiamo fare vedere una squadra entusiasta e propositiva. Il tifoso catanese se riceve emozioni riesce poi a trasmetterle ai ragazzi in campo. Non vinciamo perché siamo il Catania e abbiamo 18 mila tifosi, dobbiamo essere noi a trascinarli e portarli allo stadio. Dobbiamo rivivere certe occasioni e dipende da noi, perché sono emozioni troppo belle per chi fa questo lavoro. Lunedì sera dobbiamo impostare noi la partita e non farla in base a cosa ci concedono gli avversari. In questo giovedì siamo mancati, serve coraggio e forza nel capire che si può cambiare inerzia alla gara anche se in una fase non va come previsto”.
“Importante dare minutaggio, tutti saranno utili”
Così si esprime invece Tabbiani sulla formazione del Catania di lunedì e sull’inserimento degli ultimi arrivati: “Si rimane quelli di Monopoli, faremo qualche cambio, nella rifinitura del pomeriggio vedremo chi ha recuperato prima e meglio. Andiamo incontro a un periodo intenso, dobbiamo dare minutaggio a tutti. Dobbiamo riuscire a dare intensità, 3 partite in una settimana ci danno poco tempo per preparare le gare e recuperare. Domani sera davanti alla gente allo stadio pieno troveremo le energie mancate giovedì. Abbiamo giocatori arrivati dopo e non hanno fatto tutta la preparazione, in questi casi il giorno dopo la partita si è molto stanchi”.
Su Zanellato: “Vedremo la condizione fisica, non ha mai fatto partite, un conto è giocare un altro è metterlo in campo. Ci darà una grande mano, nel corso della prossima settimana valuteremo meglio come sta”.
Su Lorenzini al rientro dalla squalifica: “Per lui è stata dura, abbiamo tante partite e ho tanti difensori di livello. Anche a Monopoli abbiamo concesso poco nell’uno contro uno perché abbiamo giocatori di qualità in quella zona di campo. Abbiamo 5 partite in due settimane, guardiamo una partita alla volta ma dobbiamo mettere in condizione tutti di poter giocare”.
Ultima su Deli per una possibile chance dal primo minuto e sull’impiego di Quaini da play come a Monopoli nel finale di partita: “Vediamo oggi pomeriggio, penso che fino a lunedì avrò dei dubbi per cercare di capire se uno può essere più utile l’ultima mezz’ora o dall’inizio. Quaini può fare il play o il centrale, ha qualità nel trovare linee di passaggio. Giovedì l’ho inserito lì perché loro usavano due trequartisti molto corti, abbiamo fatto uscire Curado e Silvestri quindi lui andava a fare il centrale in fase di non possesso e si alzava in fase di possesso. Magari in certe partite non serve questa situazione e quindi può essere più utile dietro. Una partita è fatta di 5 cambi, può essere più utile un giocatore in 30 minuti che non in 60, con spazi diversi a disposizione”.
