Il Catania esce sconfitto nel primo atto del primo turno nazionale playoff per mano del Pescara di Silvio Baldini. I rossazzurri danno tutto ma sono costretti a capitolare sotto il colpo di Merola, match winner con un tocco sotto brillante. Riviviamo la sfida nelle pagelle a cura della nostra redazione.
Catania-Pescara pagelle: i migliori e i peggiori
Non sono pochi i rossazzurri autori di una prova più che sufficiente. Di Tacchio fa valere tutta la sua esperienza in più di un’occasione, mentre Quaini sforna 45 minuti importanti prima della sostituzione. Il solo Roberto Inglese, pur sufficiente, non può far miracoli.
Al contrario, è oggettiva l’involuzione di Kaleb Jimènez, autore di molteplici errori che hanno costretto Toscano al cambio alla fine del primo tempo. Delude anche Guglielmotti, entrato senza il giusto spirito. Queste tutte le valutazioni dei rossazzurri.
DIFESA
Dini 6 – 80 minuti da spettatore, prima del mortifero pallonetto di Merola. Non ha grandi colpe;
Ierardi 6 – Con lui in campo il Catania guadagna fisicità e agonismo. Grave perdita per il ritorno, considerato il giallo rimediato nella ripresa;
Di Gennaro 6+ – Leader per cattiveria agonistica e scelta di tempo, patisce la stanchezza come molti sul finale di gara;
Celli 6 – Abbina esperienza a dinamismo, ma non basta per creare grattacapi dalla sua corsia mancina. (dal 87′ Montalto sv).
CENTROCAMPO
Raimo 6 – Garantisce sempre un valido supporto sulla fascia destra, ma cala vistosamente di condizione nel secondo tempo (dal 62′ Guglielmotti 5,5 – Ci si aspettava di più dal suo ingresso);
Di Tacchio 6,5 – Mette il cuore in ogni intervento e prova anche la grande conclusione al volo. Non si arrende mai e merita una menzione d’onore per il suo temperamento;
Quaini 6,5 – Atteggiamento importante e positivo. Emerge per grinta e tempismo. Toscano lo sostituisce per preservarlo (era diffidato) e provare a mischiare le carte (dal 46′ Sturaro 5,5 – Armato di buona volontà e generosità tattica, ma anche qualche uscita maldestra);
Anastasio 5,5 – Approccio convincente che si sgonfia col passare dei minuti. Appare stanco e disattento nell’ultima mezz’ora, rischiando grosso.
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TREQUARTI E ATTACCO
Stoppa 6 – Dà seguito all’importante performance delle prime due sfide playoff, ma cala fisiologicamente d’intensità e smalto col passare dei minuti (dal 79′ De Paoli 5,5 – Ininfluente il suo ingresso in campo);
Jimènez 5 – Sornione e talvolta svogliato in diverse circostanze di gioco, prestazione sottotono per i suoi standard (dal 46′ Dalmonte 6,5 – Crea più dei compagni di reparto, svariando su entrambe le fasce con autorevolezza);
Inglese 6,5 – Fa da sponda e combina come può, ma stavolta arginato in modo asfissiante dalla difesa abruzzese. Il suo apporto alla squadra resta comunque vitale e mai banale.
Catania-Pescara playoff: il voto dell’allenatore
Mimmo Toscano 6 – Insiste con Jimènez, pur notandone una flessione tattica e fisica, ma conferma logicamente in blocco la squadra che ha ben impressionato nelle prime due dei playoff. Probabilmente errata la decisione di escludere Quaini, tra i migliori degli etnei, dopo appena 45 di gioco.