Ross Pelligra presenta il suo progetto per la città di Catania. Il ricco uomo d’affari australiano, ma di chiare origini italiane e più precisamente etnee, è uno dei candidati a far ripartire il calcio in città. È infatti lui il capo del Pelligra Group Pty Ltd, una delle cinque cordate che ha partecipato al bando che è stato chiuso sabato scorso con la pubblicazione delle manifestazioni di interesse. Da parte del noto imprenditore oceanico c’è la forte intenzione di portare avanti il suo lavoro in maniera intensa e produttiva. E non è un caso il fatto di aver scelto, per proseguire nel progetto, un personaggio come Dante Scibilia, abile negli affari e conoscitore del calcio italiano.
In un’intervista rilasciata per Sky Sport, Pelligra ha fatto capire cosa lo ha spinto a presentare la sua proposta per il Catania. Una scelta dettata soprattutto dalle radici etnee, sue e della famiglia. Ma anche per il grande potenziale che la città gli offre sul piano economico e di immagine: “Catania ce l’ho nel sangue, le radici della mia famiglia sono qui. E poi siamo consapevoli delle grandi potenzialità del club in quella che è la nostra città di origine. Questo progetto non è fatto solo per noi del Pelligra Group, è fatto anche per la gente. Vogliamo creare un club forte sia per la gente di Catania che per le sue generazioni future. Chi sarà coinvolto nel club lo farà non soltanto per interesse personale, ma anche per la gente di questa città”.
Il tentativo di approfondire la situazione della cordata si riduce in poche e semplici parole. Pelligra fa capire chiaramente che c’è un doppio obiettivo nella sua candidatura. Da una parte c’è la forte volontà di rilanciare un club importante situato in una città strategica. E poi c’è l’aspetto finanziario e imprenditoriale, al quale Pelligra strizza l’occhio: “Da uomo di affari devo ovviamente badare al mio profitto. Il primo punto in agenda, la nostra mission è però quella di creare un progetto per questo club. Sentiamo la necessità di garantire al club un futuro sostenibile. Forza Catania, un abbraccio a Catania!”.
