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Catania, Ferraro: “Costruito un ottimo gruppo. L’attacco cambierà spesso”

Giovanni Ferraro sa bene di avere a disposizione un Catania forte e competitivo. Il tecnico, arrivato in Sicilia dopo il campionato vinto a Giugliano un anno fa, in un’intervista rilasciata per la Gazzetta dello Sport ha ribadito alcuni concetti. In primis la necessità di avere gente pronta all’uso in ogni momento: “Abbiamo scelto ragazzi con valori sportivi e umani. Un ragazzo di 19 o 20 anni deve essere già maturo e giocare con personalità. Sta a me imprimere la giusta mentalità e creare un gruppo monolitico con i calciatori più esperti. La società ha scelto atleti davvero bravi e votati al lavoro”.

Catania, Ferraro vede una crescita

Il Catania arriva dalla sconfitta ai rigori in Coppa contro la Sancataldese. Una partita che, secondo il tecnico campano, deve comunque portare dei frutti per il futuro: “Abbiamo aggredito il campo, ci siamo inseriti. Mancavano le gambe, ma la testa c’era. Abbiamo creato tantissimo, ci mancava il gol ma avremmo anche dovuto giocare in ampiezza. Bisogna avere pazienza e tenacia, privilegiando il concetto di utilità per il gruppo, chi gioca anche pochi minuti deve dare il massimo. Più ci avvicineremo al campionato, più la squadra acquisirà intesa e lucidità anche negli ultimi metri”.

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Una squadra come il Catania, secondo Ferraro, deve avere a disposizione dei giocatori già pronti. Soprattutto nel reparto offensivo, che in base a quanto scritto e detto da tutti è il fiore all’occhiello dei rossoazzurri. Il tecnico, ovviamente, non svela o impone gerarchie: “Abbiamo attaccanti di primo livello, ma in ogni partita si potrà variare”.

Si chiude parlando dei tifosi. Questo deve essere l’elemento in più del Catania per la stagione della rinascita. Ferraro, dal suo canto, batte su questo tasto: “C’è orgoglio per la rinascita, senso di appartenenza, sostegno e lo sentiamo in ogni istante. C’è riconoscenza verso una società di prim’ordine con il supporto impeccabile di dirigenti, magazzinieri, staff tecnico, dipendenti e collaboratori. Tutto da Serie A ma oggi siamo in D, guai a dimenticarlo”.

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