Nella sedicesima giornata della Serie D Girone I, il Catania impatta contro la Sancataldese al Valentino Mazzola. Terzo pareggio consecutivo lontano dal Massimino visto il risultato di 1-1 concretizzatosi nel primo tempo. Partita dura in questa frazione, salvo poi spegnersi definitivamente nella ripresa. Gli etnei patiscono la fisicità avversaria e ne esce fuori una partita poco spettacolare.
Sancataldese-Catania, il racconto del primo tempo
Il Catania guidato da Giovanni Ferraro si schiera col suo solito 4-3-3 che vede il rientro tra i titolari di Somma e Forchignone al posto di Boccia e De Luca. La Sancataldese viene invece messa in campo da Pietro Infantino con un 3-4-3 che però in fase di copertura assume le forme di una difesa a 5. In campo due ex prodotti della primavera del Palermo come Tourè e Zerbo. Quest’ultimo compone il trio d’attacco con Tuccio e Baglione che da pochi punti di riferimento agli avversari. Questo fattore, insieme alla grande aggressività dei padroni di casa, pare sorprendere i rossazzurri che vanno subito in svantaggio. All’8′ i verdegranata sfruttano una dormita in area di Rapisarda, con Apostolos che ruba palla e la cede a Zerbo. Il sinistro dell’attaccante è imparabile per Bethers.
Il Catania ci mette quindici minuti per trovare il bandolo della matassa e trova il gol in maniera rocambolesca. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo di Lodi, i rossazzurri centrano una doppia traversa con Rapisarda e Lorenzini con un doppio colpo di testa. Sull’ennesima respinta interviene col destro Somma con Dolenti che prova l’intervento, ma per il guardalinee il pallone ha superato la linea di porta. Nonostante la pochezza di occasioni, la partita si gioca su ritmi alti visto anche il campo stretto e sintetico che fa correre veloce la sfera. Di fatto però non si segnalano altre situazioni pericolose. Il nervosismo però è tanto, con Infantino espulso nel recupero e diverse ammonizioni da una parte e dall’altra per le continue risse.
Secondo tempo senza emozioni
La ripresa si mantiene sui ritmi alti della prima frazione, ma anche in questa fase non si segnalano grandi occasioni da gol. Ferraro tenta di cambiare l’inerzia della partita con forza nuove come Palermo, Giovinco e Chiarella, ma il giro palla della squadra etnea non trova la necessaria fluidità. Di contro la Sancataldese, che arriva alla partita con sei risultati utili consecutivi, pare trovarsi a suo agio in una partita di lotta e contenimento.
Per trovare un pallone indirizzato verso le due porte bisogna attendere l’ora di gioco, quando un tiro cross del neo entrato Jefferson trova attento Dolenti. I verdegranata rispondono con una punizione dai 25 metri di Zerbo, terminata alta, e poco dopo di Garzia. Il suo destro al volo non spaventa Bethers. Il Catania ci prova a dieci minuti dalla fine di nuovo con Rapisarda, su un cross dalla sinistra di Castellini, ma il colpo di testa finisce sull’esterno della rete. Della stessa sorte il tentativo di Maltese sugli sviluppi di una punizione dalla trequarti spostata sulla destra. Tutti tentativi velleitari che non spostano il risultato di parità. Adesso il Catania ha 11 punti di vantaggio sulla nuova seconda in classifica, il Locri (vittorioso proprio sul Lamezia Terme). Per la Sancataldese arriva invece centra il settimo risultato utile consecutivo e rimane imbattuta contro gli etnei.