Rocco Costantino si presenta ufficialmente come nuovo calciatore del Messina. L’esperto centravanti, reduce da una parentesi non troppo fortunata alla Lucchese, torna a giocare in Sicilia. Il giocatore, infatti, arriva con la formula del prestito dal Catania, società che lo prelevò un anno fa dal Monterosi. In maglia rossazzurra, il giocatore originario della Svizzera è stato capace di segnare il gol decisivo nella finale di Coppa Italia Serie C contro il Padova, regalando il primo trofeo nel calcio professionistico al club del presidente Ross Pelligra.
Oggi eravamo a Bisconte, durante l’allenamento a porte aperte disputato dal Messina, e abbiamo sentito le prime parole in giallorosso di Rocco Costantino.
Messina, Costantino si presenta
“Le sensazioni sono molto positive, soprattutto ho percepito tanto entusiasmo – esordisce Costantino – . La presenza dei tifosi questa mattina e il loro affetto si è sentito fin dal primo minuto dell’allenamento. Di questo siamo molto contenti. Io sono uno dei più grandi, ho la responsabilità di trasmettere al gruppo il sentimento e la compettezza che servono per raggiungere questo obiettivo”.
Costantino potrebbe scendere in campo nella sfida tra Messina e Latina. Dal canto suo, il nuovo centravanti giallorosso si dice pronto: “Io sono a disposizione, poi vedremo se il mister vorrà schierarmi. Sono allenato, quindi sono disponibile fin da quando il direttore mi ha chiamato. Non ho avuto esitazioni, mi è bastata una chiamata, per me è un segno di grande rispetto nei confronti di questa piazza. Si può raggiungere la salvezza”.
Costantino torna in Sicilia dopo aver vinto una Coppa Italia Serie C a Catania. Dopo il gol decisivo in finale, sogna di realizzare quello che vale la salvezza a Messina? “Spero di farne più di uno – risponde sorridendo – . Voglio dare il mio contributo alla squadra, alla società e alla gente. Il Girone C è quello che ho fatto di più nella mia carriera, conosco bene le piazze e i giocatori. Sicuramente questa parte di esperienza che ho dovrò trasmetterla ai miei compagni”.