Gabriele Minì conclude i test di Formula 2 a Barcellona con un grande sorriso tra le labbra. Non è tanto il miglior tempo del Day 2 a soddisfare il pilota di Marineo. Per lui la cosa più importante era vedere una macchina veloce e prestante nei due giorni di prova: “È stata una giornata molto positiva. Già ieri (lunedì, ndr) abbiamo dimostrato di avere un passo molto buono. Abbiamo ottenuto la seconda posizione al mattino con un solo set di gomme e un giro dopo un lungo break. Poi siamo arrivati secondi anche nel pomeriggio dimostrando di avere un ottimo potenziale. Siamo stati veloci anche nelle simulazioni di passo gara che sono state molto positive”.
Il rappresentate del team PREMA ha sottolineato il grande lavoro svolto in fase di collaudo della monoposto. Per Minì sono così arrivate buone notizie anche nel passo gara: “Anche oggi (ieri, ndr) siamo stati molto forti con il primo set di gomme utilizzato. Abbiamo fatto un giro lanciato sufficiente per essere primi, poi ho lavorato per migliorarlo. Quindi è stata una gran bella giornata. PREMA ha lavorato molto duramente durante l’inverno e io ho fatto lo stesso. Il team ha portato un ottimo pacchetto di aggiornamenti, il che mi rende molto felice. La simulazione di passo gara è stata ottima anche in quest’ultima giornata di test”.
La soddisfazione di Gabriele Minì
Nelle dichiarazioni rilasciate per i media ufficiali della Formula 2, Gabriele Minì ha fatto capire di non volersi far prendere dall’entusiasmo per un primo posto nei test. Dopo Barcellona, infatti, il vero banco di prova sono le gare: “So bene che siamo solamente ai test e non è molto importante se sei primo o ventiduesimo, ma sono fasi in cui capisci che è meglio essere veloce. Sappiamo che specialmente a Barcellona il passo gara può non dare le stesse sensazioni del giro lanciato. Così durante l’inverno abbiamo lavorato duramente e credo che siamo migliorati molto. Sappiamo di dover aspettare i primi weekend di gara per avere conferme, ma finora le cose stanno andando bene. Ora è importante continuare a lavorare, continuare a imparare e mettere in pratica in pista”.
In conclusione Gabriele Minì ha parlato del suo adattamento alla Formula 2 dopo due anni in Formula 3. Un assaggio lo aveva già avuto l’anno scorso a Baku. Ora, però, si fa sul serio: “Sto lavorando molto bene, sia nel lavoro con il team che nel mio stile di guida. Se siamo stati veloci, vuol dire che il lavoro sta procedendo bene. In questi test era importante dare il massimo per capire il nostro limite e credo che ci siamo riusciti. Per me è stato importante capire subito le differenze tra Formula 3 e Formula 2, seppur per un numero limitato di giri. Ho dovuto cambiare un po’ lo stile di guida ma ho potuto farlo solo con il lavoro in inverno”.