Domenico Toscano saluta la prima partita stagionale del Catania tra le mura amiche. In uno stadio Angelo Massimino in cui in realtà si è giocato per pochi intimi, con poco meno di 3.500 presenze, i rossazzurri hanno superato in amichevole il Valletta. Al cospetto della formazione maltese, gli etnei si sono disimpegnati bene, cercando di gestire i ritmi e di trovare risposte sul piano tattico. Ne è venuta fuori una partita non troppo entusiasmante, in cui però può emergere soddisfazione.
Toscano dopo Catania – Valletta
Alla fine della partita, Domenico Toscano ha detto la sua. Il tecnico del Catania ha ammesso che l’estate vissuta quest’anno è stata meno travagliata di quella precedente: “La squadra ha potuto lavorare in modo diverso rispetto allo scorso anno. C’è stata senza dubbio maggiore serenità e tranquillità. C’è ancora tanto da lavorare, la squadra deve alzare il livello. È normale non essere perfetti in questo momento, ma dobbiamo arrivare nel modo migliore in vista delle competizioni ufficiali. Sono contento per il modo in cui abbiamo approcciato la partita a livello mentale. Era necessario tenere alta l’attenzione anche quando la partita si è messa sui binari giusti”.
Toscano ha parlato anche dei movimenti di calciomercato del Catania. Questa sera è stato presentato il volto nuovo Michele D’Ausilio durante la sfilata dei giocatori. In ogni il caso il tecnico si è detto soddisfatto di quelli con cui ha già potuto lavorare: “I nuovi si stanno inserendo bene, sono ragazzi disponibili che stanno lavorando tanto. Ci sono ancora 2-3 settimane, la società sa dove si può fare ancora qualcosa. I tempi del mercato sono particolari. Dobbiamo fare uno o forse due innesti, poi faremo tutte le analisi del caso. Cerchiamo giocatori con caratteristiche che possano completare l’organico”.
LEGGI ANCHE -> Catania Valletta amichevole (6-0), pagelle e highlights: buona la prima al Massimino
Infine Toscano ha fatto capire che nel Catania tutti devono sentirsi protagonisti e pronti a scendere in campo. La stagione sarà lunga e intensa, quindi non si devono creare gerarchie precostituite: “Tutti i giocatori che ho a disposizione sono centrali nel mio progetto, se vuoi costruire una squadra che deve competere. Non ci sono titolari e riserve, abbiamo costruito un organico che si basa sulla competizione. Le coppie hanno fatto discretamente bene, c’era grande disponibilità e unità di intenti”.