Il Catania ha deciso: niente ricorso contro le porte chiuse nella finale di ritorno di Coppa Italia Serie C contro il Padova. Pertanto, la partita in programma allo stadio Angelo Massimino martedì 2 aprile alle ore 20:30 si giocherà senza la presenza di pubblico. La decisione era stata presa dal Giudice Sportivo in seguito ai fatti incresciosi della gara d’andata allo stadio Euganeo. La società ha spiegato le ragioni in un comunicato in cui si sottolinea la volontà della stessa di essere portatrice di certi valori.
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Catania: “Rinunciamo al ricorso per la finale col Padova”. I motivi della scelta
Nelle parole del comunicato del Catania, in merito al mancato ricorso per la gara col Padova, emergono chiaramente gli intenti della dirigenza etnea: “Noi vogliamo ispirare la comunità di Catania e consentirle di essere orgogliosa dei valori del club, che in questo caso incidono profondamente sulla nostra scelta”.
“Il primo di questi valori – riporta il comunicato dei rossazzurri – è il rispetto che nutriamo per le forze dell’ordine che si prodigano perché tutti possano partecipare alla festa dello sport, per tutte le persone offese dal teppismo e per i tifosi rossazzurri amareggiati, per le famiglie che vogliono vivere lo stadio con gioia e spensieratezza, per le regole e per il calcio”.
La società ritiene di aver fatto quanto possibile sul piano dei propri comportamenti. Non si rimprovera nulla sul piano organizzativo, ma vuole dare un messaggio chiaro alla città: “Rinunciamo a un nostro diritto per condannare concretamente la violenza. Vogliamo offrire un esempio con questo segnale forte e chiaro. Ciò per dare un motivo d’orgoglio a chi vorrà apprezzare questa scelta etica. Andiamo incontro con coraggio alle conseguenze sportive ed economiche di questa decisione”.