Pergolizzi: “Catania punti su Ferraro e vincerà la C, Messina riparta da Logiudice”

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Pergolizzi

Parla Rosario Pergolizzi. L’allenatore che riportato tra i professionisti il Palermo nel 2020, ha parlato in esclusiva ai microfoni di Sporticily, analizzando la stagione di Catania, Messina e appunto dei rosanero. Il tecnico ha detto la sua sugli etnei, che hanno dominato nel proprio girone del campionato di Serie D. Sulla carta, nella prossima stagione di Serie C, dovrebbe trovare sulla propria strada anche i peloritani (al momento alle prese con una complicata cessione). Questa la prima parte della nostra intervista.

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Pergolizzi: “Dominio del Catania netto in D. Ferraro? Merita una chance”

Il Catania in Serie D ha dominato in lungo e in largo il proprio girone, prima di uscire dalla Poule Scudetto. Per Rosario Pergolizzi nessuna sorpresa, perché la promozione è figlia di un’importante progetto: “I rossazzurri hanno dominato in tutto e per tutto, non dando mai la sensazione di avere qualche problema, tranne in alcune partite. Di fatto ha avuto grande continuità: per la forza espressa e per l’organico la promozione non è mai stata in dubbio. Il campionato è stato vinto meritatamente, grazie al lavoro della società, dell’allenatore e dei giocatori”.

Tra i protagonisti della stagione degli etnei c’è anche l’allenatore, Giovanni Ferraro. Il tecnico viene da due promozioni consecutive (con Giugliano e Catania), frutto anche del suo lavoro. Eppure, le voci che arrivano dal capoluogo etneo parlano insistentemente di una sua mancata conferma sulla panchina. Una cosa che è capitata allo stesso Rosario Pergolizzi dopo la promozione in C col Palermo. Il tecnico però lancia un monito: “Guardando alla mia esperienza, era stato fatto un lavoro importante e creato un gruppo serio. A Palermo, per uno-due anni dopo di me, si è cambiato più volte l’allenatore e i giocatori, delle volte trovando grandi difficoltà. Quindi prima di fare delle scelte sul tecnico bisognerebbe ragionarci sopra”.

“Ci vuole sempre un pizzico di fortuna e bravura per vincere i campionati o i playoff” prosegue Pergolizzi. “Serve che si incastrino una serie di tasselli. Ma guardando alla scelta del cambio allenatore, non è sempre una scelta vincente. Quello che dico è che proverei a dare continuità al tecnico attuale: conosce il gruppo (se non verrà stravolto) e lo ha gestito al meglio, conosce l’ambiente. Come dissi per la mia esperienza a Palermo, io una possibilità me la sarei data e vale lo stesso per Ferraro. Purtroppo, in piazze importanti come Palermo o Catania ci sono tanti allenatori che si propongono e tante altre situazioni. Perciò, nello scegliere il tecnico subentrano diversi fattori oltre l’idea tecnico-tattica”.

“Serie C difficile, serve programmazione”

Per i rossazzurri il prossimo anno ci sarà la prova del 9 per le ambizioni della nuova società, guidata da Ross Pelligra. Si sono promessi investimenti importanti e un piano per andare in B. Ma Rosario Pergolizzi mette in guardia gli etnei dai facili entusiasmo, sottolineando la difficoltà della terza serie: “La società deve pianificare, costruire fondamenta solide per il proprio futuro. Solo così si ha la forza per arrivare ai risultati, vincere i campionati e dare continuità. È normale che si può vincere un campionato, ma se non dai continuità nell’assetto e nei ruoli, in uno-due anni torni da dove sei venuto. La crescita della società è funzionale ai risultati. Poi la Serie C è tanto difficile: ci sono società che da anni spendono soldi e stanno ancora lì. Mentre in D ci sono quelle due-tre realtà più importanti con cui ti giochi la promozione”.

Anche il Messina dovrebbe giocare la prossima Serie C, sempre che si trovi l’acquirente che succeda nella proprietà a Pietro Sciotto. Dopo una stagione travagliata è arrivata una salvezza quasi miracolosa. Ma per mantenere la categoria la ricetta è sempre la stessa: “Anche qui servirebbe strutturare la società come si deve. Anche Messina è una piazza importante: ha fatto anche lei la Serie A, con giocatori davvero importanti. La tifoseria meriterebbe già ben altri palcoscenici. Ma se non crei le giuste fondamenta ed hai continui alti e bassi non troverai mai una soluzione”.

La svolta dei peloritani, per l’ex tecnico di Palermo e Ascoli, è arrivata col calcio mercato invernale. Qui è stato decisivo il lavoro di un uomo in particolare: “Quest’anno il rischio serio era quello di tornare in D. Poi il mercato di gennaio ha portato in giallorosso calciatori che ti hanno portato a raggiungere un obiettivo. Merito anche del lavoro di Logiudice, ds del Messina: uno che ovunque è andato ha centrato gli obiettivi richiesti. Conosce la categoria e gran parte dei meriti spetta al mercato che ha fatto. Ci tengo comunque a sottolineare un punto: senza una seria programmazione ti può andare bene una volta, ma alla lunga è una scelta che non paga”.