Messina, Raciti: “Vorrei restare. È stata compiuta impresa, con me uomini veri”

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Messina Raciti

Ezio Raciti si gode il Messina salvo. Sono passati ormai nove giorni dalla conclusione di una vera impresa. Il tecnico presente ai premi USSI Sicilia, riavvolge il nastro: “L’anno scorso sembrava quasi una impresa impossibile. Molti dicevano che era una scelta sbagliata tornare, ma il mio obiettivo era riuscire a salvare quanto fatto l’anno scorso. L’impresa è stata difficile, per questo è stata ancor più bella”.

Il tecnico catanese decide di condividere i meriti con Pietro Sciotto e Pasquale Logiudice. Sono loro altri due artefici della straordinaria salvezza del club: “Devo dire che il presidente Sciotto e il ds Logiudice sono stati bravi a prendere i giocatori giusti. Li abbiamo selezionati con attenzione, li abbiamo portati a Messina e si sono rivelati uomini veri prima ancora che grandi calciatori”.

Messina, Raciti chiaro sul futuro

Un anno fa Peppe Rizzo, quest’anno Antonino Ragusa. Per il secondo anno consecutivo, il gol-salvezza parla messinese: “Sarà un segno del destino – dice Raciti ai nostri microfoni – . Sarebbe giusto che ci fosse qualche messinese in più nel Messina. Io ci credo in queste cose, a Ragusa prima della partita avevo detto che sarebbe stato bello se avesse segnato con la fascia al braccio”.

Quale futuro per il Messina e per Raciti? Il tecnico, che svela un retroscena legato alla scorsa estate, non si nasconde: “In un primo momento il presidente mi aveva confermato, poi il ds Pitino aveva preso un’altra decisione. L’ho saputo a fine giugno, fino a quel momento ero convinto di restare. Decisero di prendere un allenatore con un profilo importante (Auteri, ndr). Il mio cuore dice Messina, la priorità è quella, se non ci saranno le possibilità potrei andare da un’altra parte”.