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Pietro Accardi, chi è futuro ds del Napoli: dalla periferia di Palermo al tetto d’Italia

Il Napoli che ha stradominato il campionato di Serie A, vincendo il terzo scudetto della sua storia, sta oggi preparando il prossimo futuro. Dopo i primi incontri per mantenere Luciano Spalletti legato alla panchina azzurra, c’è da capire chi sarà il prossimo direttore sportivo. Cristiano Giuntoli, dopo 8 anni nella città partenopea, ha chiuso un ciclo e sembra che passerà ad una Juventus, bisognosa di una ricostruzione profonda. Tra i profili che Aurelio De Laurentiis sta valutando ci sarebbe anche il nome di una vecchia conoscenza del Palermo. Si tratta di Pietro Accardi, da qualche anno d.s. dell’Empoli e attenzionato da molti per il suo lavoro. Ma chi è Pietro Accardi?

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Chi è Pietro Accardi? Da calciatore due promozioni col Palermo

Pietro Accardi nasce a Palermo il 12 settembre 1982 e, come lo zio Vincenzo e più recentemente il cugino Andrea, ha avuto l’onore di vestire la maglia della sua città e della sua squadra del cuore. Accardi infatti non ha mai nascosto la sua fede rosanero, con cui ha instaurato un legame forte sin da bambino, quando entrò nel settore giovanile. La trafila si chiuse nel 1996, quando il Palermo cedette il cartellino di Accardi al Marsala. Al giovane Pietro però non mancavano i mezzi tecnici e caratteriali per emergere. Terzino sinistro arcigno, capace anche di giocare da centrale difensivo, Accardi si mise in luce già in giovane età, nella stagione 1999-2000. Quattordici presenze e un gol in quell’annata, che valsero il ritorno a Palermo dopo il fallimento dei marsalesi.

Qui comincerà la parte più importante della carriera di Accardi, che pian piano scala le gerarchie e diventa un punto fermo del Palermo che ottiene prima la promozione in Serie B e poi in A. L’apoteosi fu raggiunta il 29 maggio del 2004, in quel famoso Palermo-Triestina che regalò la promozione in massima serie dopo 32 anni. Una volta in Serie A, Accardi trova sempre meno spazio, chiuso nel reparto da un futuro campione del mondo come Fabio Grosso. Dopo essersi levato la soddisfazione di esordire in Coppa Uefa, nel 2006 lascia la sua città dopo 5 stagioni, 85 presenze e 2 promozioni.

La carriera proseguirà con alterne fortune e qualche grave infortunio tra Sampdoria, Brescia ed Empoli. In blucerchiato certamente ha raggiunto il punto più alto in carriera, con una squadra che arrivò a contendersi proprio col Palermo un posto ai preliminari di Champions League. In Toscana chiuse definitivamente la carriera da calciatore nel 2014, ancora una volta con una promozione. Ma da qui nasce una carriera dirigenziale molto valida.

L’esperienza da direttore sportivo all’Empoli

Partendo come team manager dell’Empoli, Pietro Accardi scala le gerarchie fino a diventare in breve tempo direttore sportivo. Dal 2016 ricopre questa carica nella società toscana e pian piano ha costruito risultati importanti. Sotto la sua gestione, gli azzurri hanno centrato due promozioni in Serie A nel 2018 e nel 2021. Come da tradizione però l’Empoli è trampolino di lancio per giovani prospetti italiani o esteri oppure per giocatori che erano relegati nelle categorie minori.

La lista sarebbe enorme visto che parliamo di giocatori come Ivan Provedel, Federico Dimarco, Rade Krunic, Ismaël Bennacer, Davide Frattesi, Ciccio Caputo fino ad arrivare ai più recenti Filippo Bandinelli e Tommaso Baldanzi, che sono sui taccuini di mezza Serie A. Ma forse il caso più clamoroso è quello di Giovanni Di Lorenzo che fino al 2017 (aveva 24 anni) era al Matera in Serie C. La carriera però è cambiata quando l’Empoli e Accardi hanno creduto nel terzino destro, che nei successivi 6 anni si è regalato un campionato vinto in Serie B, una Coppa Italia, uno Scudetto e un Europeo con la nazionale Italiana. Un palmares reso possibile dal passaggio al Napoli dopo la proficua esperienza con l’Empoli.

Accardi è un ottimo scopritore di talenti e un’abile venditore, caratteristiche che De Laurentiis ama. Questo in nome di un’attenzione al bilancio costante che ha permesso di tenere in equilibrio i conti del Napoli. Accardi per di più è un profilo giovani, su cui si potrebbe puntare a lungo per mantenere e un giorno (se necessario) ricostruire un gruppo vincente. Al momento sembra il nome più caldo per il ruolo di d.s., ma il Napoli tiene d’occhio anche altri profili (come Ciro Polito del Bari). Sembra evidente però che per Accardi si prospetta un gran salto di qualità nella sua carriera.

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